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La feijoa, conosciuta anche come “guava ananas”, è un frutto esotico originario delle regioni subtropicali del Sud America, in particolare del Brasile, Uruguay e Argentina. Questo frutto ha guadagnato popolarità anche in Nuova Zelanda, dove viene apprezzato per il suo sapore unico che combina note di ananas, menta e fragola. La sua forma è ovale e la buccia è di un verde intenso, mentre la polpa interna è cremosa e presenta un cuore gelatinoso, segno di maturità.
La raccolta avviene in autunno e in inverno, rendendola un ingrediente versatile per molte preparazioni culinarie.
La feijoa è un frutto ricco di vitamina C, fibre e antiossidanti, rendendola un alleato prezioso per la salute. Grazie al suo alto contenuto di fibre, aiuta a mantenere la sensazione di sazietà, il che la rende un’ottima scelta per chi segue una dieta dimagrante. Inoltre, il suo basso apporto calorico e l’elevato contenuto d’acqua la rendono una valida alternativa a dolci più calorici.
Tuttavia, è importante consumarla con moderazione, poiché un eccesso di fibre può causare effetti lassativi. Persone con allergie o condizioni particolari, come l’ipertiroidismo, dovrebbero consultare un medico prima di includerla nella loro dieta.
Per apprezzare appieno il sapore della feijoa, è consigliabile consumarla matura. Basta tagliarla a metà e scavare la polpa con un cucchiaino, proprio come si fa con il kiwi. La feijoa matura può essere conservata in frigorifero per 1-2 settimane, mentre se non è ancora pronta, è meglio lasciarla a temperatura ambiente per favorire la maturazione.
Questo frutto è estremamente versatile: può essere consumato fresco, utilizzato in marmellate, salse agrodolci, dolci e anche in piatti salati. In Brasile, ad esempio, è comune trovarla in sorbetti e frullati, mentre in Nuova Zelanda viene spesso utilizzata in crumble o torte.
La feijoa può essere coltivata anche in Italia, specialmente nelle regioni con climi miti come la Sicilia, la Calabria e la Liguria. La pianta, nota come “Acca Sellowiana”, è un arbusto sempreverde che resiste a temperature non troppo rigide, fino a -10°C.
Per una coltivazione di successo, è fondamentale garantire un terreno ben drenato e un’esposizione al sole. La raccolta in Italia avviene solitamente tra ottobre e novembre, offrendo così l’opportunità di gustare questo frutto esotico anche nel nostro paese.