Scopri i manjū: dolci giapponesi tra tradizione e innovazione

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Origini e storia dei manjū

I manjū sono dolci tradizionali giapponesi che affondano le loro radici nella cultura culinaria del Giappone. La loro storia risale al XIV secolo, quando un giapponese, tornato dalla Cina, portò con sé la ricetta dei mantou, un tipo di pane al vapore. Da quel momento, questi dolcetti hanno subito una trasformazione, diventando una delle prelibatezze più amate del Giappone. La parola “manjū” si riferisce a una vasta gamma di dolci, ma la maggior parte di essi presenta un involucro di farina, riso o grano saraceno, ripieno di una dolce crema a base di fagioli azuki, nota come anko.

Le varianti dei manjū

Esistono numerose varianti di manjū, ognuna con ingredienti e metodi di preparazione unici. Alcuni sono dolci, mentre altri possono essere salati, ripieni di verdure o carne. La versatilità di questi dolci è una delle ragioni del loro successo in Giappone. Le ricette possono variare da quelle tradizionali, tramandate di generazione in generazione, a quelle moderne create da chef innovativi. Inoltre, i manjū possono essere cotti in vari modi: al vapore, bolliti o fritti, offrendo così una gamma di consistenze e sapori.

Come preparare i manjū a casa

Preparare i manjū in casa è un’esperienza gratificante e divertente. Gli ingredienti principali includono farina, riso, grano saraceno e, naturalmente, fagioli azuki per l’anko. Per iniziare, è necessario sciogliere il bicarbonato di sodio in acqua tiepida e mescolarlo con la farina e il miele. Dopo aver impastato, si formano delle palline, che vengono poi farcite con l’anko. La cottura può avvenire al vapore, ma per una versione più golosa, si possono friggere fino a doratura.

Se non si trova l’anko, è possibile prepararlo in casa lessando i fagioli azuki e mescolandoli con zucchero fino a ottenere una crema liscia.