Recup: il progetto che combatte lo spreco alimentare a Roma

Condividi

Un’iniziativa contro lo spreco alimentare

Ogni settimana, in Italia, vengono sprecati circa 617,9 grammi di cibo per persona, un dato allarmante che si traduce in oltre 4,5 milioni di tonnellate di alimenti gettati ogni anno. Questo spreco ha un costo economico di circa 14 miliardi di euro. Per affrontare questa problematica, nel 2016 è nato il progetto Recup, un’iniziativa di volontariato che si propone di recuperare cibo invenduto dai mercati rionali di Roma.

La nascita di Recup e il suo impatto

Il progetto è stato ideato da Rebecca Zaccardini, una studentessa di Parma, che ha deciso di replicare un’iniziativa simile conosciuta in Francia. Dopo il suo arrivo a Roma, Recup ha visto crescere il numero di volontari, superando le 100 unità. Federico Valentini, uno dei fondatori, racconta come l’iniziativa sia nata dalla volontà di un gruppo di giovani di dare una risposta concreta al problema dello spreco alimentare.

Oggi, Recup opera in otto mercati rionali, tra cui Corinto, Montagnola e Pigneto, recuperando circa due tonnellate di cibo a settimana.

Il processo di recupero e redistribuzione

Ogni sabato, i volontari si riuniscono per raccogliere il cibo invenduto prima della chiusura dei mercati. Grazie a questa attività, nel corso di un anno, sono state evitate 600 tonnellate di spreco alimentare. I prodotti recuperati, prevalentemente frutta e verdura, vengono poi redistribuiti a mense solidali e famiglie bisognose.

Valentini sottolinea l’importanza della rete di collaborazioni con oltre 30 organizzazioni locali che si occupano di contrasto alla povertà alimentare.

Un nuovo modello di volontariato

Recup propone un modello di volontariato innovativo, in cui i volontari non solo contribuiscono a ridurre lo spreco, ma possono anche beneficiare del cibo recuperato. Lisa Cenedese, una volontaria, afferma che grazie a Recup riesce a risparmiare sulla spesa settimanale, portando a casa parte del cibo raccolto.

Questo approccio non solo aiuta l’ambiente, ma offre anche un supporto concreto alle famiglie in difficoltà.

Creatività e sostenibilità

Oltre alla raccolta di cibo, i volontari di Recup si dedicano anche a iniziative creative per ridurre ulteriormente lo spreco. Attraverso workshop di disegno, utilizzano i pigmenti estratti dagli scarti di frutta e verdura. Inoltre, uno dei volontari ha creato un cocktail analcolico chiamato Tuttifrutti, realizzato con frutta e verdura di stagione, dimostrando che anche gli alimenti imperfetti possono avere un grande valore nutrizionale.