Scopri le tendenze e le previsioni per la ristorazione nel 2025.
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Il Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE – Confcommercio offre una panoramica dettagliata sullo stato attuale del settore, evidenziando un valore aggiunto che ha raggiunto i 59,3 miliardi di euro. Questo segna un trend positivo, con una crescita reale dell’1,4% rispetto all’anno precedente, superando i livelli pre-pandemia. Tuttavia, è importante notare che il settore, pur mostrando segni di ripresa, deve affrontare sfide significative.
I consumi nel settore della ristorazione hanno registrato un incremento dell’1,6% su base annua, raggiungendo oltre 96 miliardi di euro. Sebbene questo rappresenti un miglioramento, i livelli rimangono inferiori rispetto a quelli pre-pandemia, con una diminuzione del 6%. La questione dei prezzi è cruciale: nel 2024, gli aumenti medi hanno superato il 3%, un calo rispetto al 5,8% del 2023, ma comunque superiore al tasso di inflazione generale.
Un altro aspetto fondamentale del rapporto riguarda l’occupazione. Nel 2024, il numero di occupati nel settore della ristorazione ha raggiunto 1,5 milioni, con un incremento di circa cinque punti percentuali rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la crescita dell’occupazione non è accompagnata da un aumento della produttività, che è diminuita dello 0,5% rispetto al 2023. Questo è un segnale preoccupante, poiché la produttività si mantiene ben al di sotto dei livelli di dieci anni fa.
Il rapporto evidenzia anche le difficoltà strutturali nel reperire personale, un problema che continua a persistere nel settore. La forbice tra domanda e offerta di lavoro si sta allargando, complicando ulteriormente la situazione per i datori di lavoro. La questione del reddito di cittadinanza e la percezione di pigrizia tra i giovani sono fattori che influenzano negativamente il mercato del lavoro nella ristorazione.
Guardando al futuro, il settore della ristorazione si trova di fronte a sfide significative, ma anche a opportunità di crescita. È fondamentale che le aziende del settore si adattino alle nuove dinamiche di mercato, investendo in formazione e migliorando le condizioni di lavoro per attrarre nuovi talenti. Solo così sarà possibile garantire una ripresa sostenibile e duratura nel tempo.