Chi ama cucinare con gusto e creatività difficilmente può fare a meno della ricotta, che sia di pecora, di capra o vaccina.
Leggerissima, cremosa e delicata: il suo punto di forza è senza dubbio la versatilità e la semplicità con cui è possibile utilizzarla per creare antipasti sfiziosi, deliziosi condimenti per la pasta o golosi dessert. Di fatto, con la ricotta è possibile preparare una varietà pressoché illimitata di piatti, dagli antipasti ai classici dolci della nonna, rendendo facile e veloce portare in tavola dei deliziosi manicaretti anche all’ultimo minuto. Insomma, una confezione di ricotta in frigo non deve mai mancare, ma occorre prestare attenzione alla data di scadenza.
Sapete quanto tempo dura la ricotta aperta in frigo? Proseguite la lettura per scoprirlo!
La ricotta è un latticino fresco la cui tempo di conservazione è molto breve, ma la sua effettiva durata dipende da alcuni fattori. Innanzitutto, occorre fare una distinzione tra ricotta fresca acquistata sfusa e la ricotta confezionata in atmosfera protettiva: la prima di conserva in frigorifero a +4°C fino a 7 giorni, mentre la seconda dura fino a 2-3 settimane se sigillata e non soggetta a sbalzi termici.
Proprio per evitare sbalzi di temperatura che potrebbero velocizzarne il deterioramento, dopo l’apertura occorre riporre subito in frigorifero la ricotta in avanzo, evitando di tenerla troppo a lungo in tavola o sul piano della cucina mentre si prepara un dolce o qualche altra pietanza. In questo modo, la ricotta durerà a lungo anche dopo l’apertura, consentendovi di consumarla entro i successivi 4-5 giorni.
Per un’ottimale conservazione, richiudete la confezione con l’apposito coperchio, oppure riponetela all’interno di un contenitore a chiusura ermetica.
I segni tipici della ricotta andata a male sono facilmente riconoscibili:
Nel caso in cui vedeste del liquido all’interno del vostro contenitore, non preoccupatevi! Infatti è naturale che nella ricotta avvenga una separazione liquida, soprattutto se sta già spingendo la sua data di scadenza. In quel caso non si tratta di un sintomo cattivo!