Pecorino sottovuoto: quanto dura e come conservarlo

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Il pecorino è un formaggio a pasta dura che si ottiene dalla lavorazione del latte di pecora.

È un prodotto tipico della tradizione italiana, diffuso in diverse regioni con varie denominazioni di origine protetta (DOP). I più famosi sono il pecorino romano, il pecorino sardo e il pecorino toscano.

È un formaggio dal sapore intenso e aromatico, che varia a seconda della stagionatura, del tipo di latte e degli ingredienti aggiunti, molto apprezzato sia come antipasto, accompagnato da pane, miele e confetture, sia come ingrediente. Lo si può utilizzare come semplice condimento per la pasta, in alternativa al parmigiano, e per preparare tanti piatti tipici della cucina italiana, dalla carbonara alla cacio e pepe.

Scopriamo insieme come conservarlo sottovuoto e quanto tempo dura in frigorifero o in freezer.

Quanto dura il pecorino sottovuoto?

Il sottovuoto è una modalità di confezionamento che consente di estendere la durata degli alimenti fino a 4 volte. Questo vale sia per alimenti secchi come i prodotti da forno, sia per gli alimenti freschi come verdure, carne, pesce e formaggi. Riporre il pecorino sottovuoto consente di conservarlo in condizioni igieniche migliori e proteggerlo dall’aria, dall’umidità e dai batteri che potrebbero alternarne le caratteristiche organolettiche.

La durata è variabile in base alla varietà del pecorino: consigliamo di riporlo in frigorifero a una temperatura compresa tra 4°C e 8°C e attenersi alla data di scadenza indicata sulla confezione. Sconsigliamo invece di congelare il pecorino, in quando perderebbe la sua consistenza. In extremis, è possibile grattugiarlo, confezionarlo sottovuoto e riporlo in freezer fino a un massimo di 6 mesi.