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I finferli sono funghi pregiati e carnosi; in alcune tradizioni popolari, vengono chiamati anche gallinacci e gallucci.
Caratterizzati da una forma inconfondibile, frastagliata e ondeggiante, presentano un colorito chiaro, simile all’oro e all’arancione. Le loro sfumature dipendono da quanta pioggia è caduta sul terreno e, dunque, dall’umidità ambientale presente. Sono così riconoscibili che non c’è rischio di confondersi: il gambo è davvero sottile e insieme al cappello può raggiungere i dodici centimetri circa di diametro. Da crudi, i finferli non hanno odori particolari, bensì danno il meglio durante la cottura.
I finferli si prestano a tantissime preparazioni in cucina, ma uno dei piatti migliori è la pasta con i fughi freschi finferli.
I finferli è bene pulirli accuratamente con acqua corrente, procedendo manualmente per eliminare di ogni traccia di terra, facendo attenzione alle rientranze poste in corrispondenza delle lamelle.
Una modalità di pulizia alternativa ed efficace è una leggera bollitura. I finferli possono essere essiccati in forno o congelati, facendo attenzione a consumarli entro tre mesi; tuttavia, è da freschi che danno il meglio, risultando assolutamente appetitosi con il loro sapore dolce e aromatico, specialmente in combinazione con primi piatti a base di riso e pasta.
Parliamo ora della ricetta per eccellenza, capace di onorare come si deve questo ingrediente prezioso: le tagliatelle ai finferli. Si tratta di un piatto molto veloce e semplice. Se sapete preparare la pasta fresca, questa è un’ottima occasione per mettervi alla prova: sarà davvero il tocco di classe per rendere la ricetta oltre ogni aspettativa. Tuttavia, in commercio è possibile trovare ottime tagliatelle fresche o secche.