Argomenti trattati
I passatelli sono una pasta tipica della tradizione contadina romagnola, nati nei casolari di questa regione. La loro origine è legata alla tardura, una minestra a base di pane raffermo, parmigiano, uova e brodo di carne, preparata in occasioni festive come Pasqua. Oggi, i passatelli sono apprezzati non solo in Romagna, ma anche in altre province come Bologna e Modena, e sono diventati un simbolo della cucina italiana.
La preparazione dei passatelli è semplice ma richiede attenzione. Gli ingredienti principali sono pangrattato, parmigiano reggiano e uova. È fondamentale utilizzare un pane secco non condito, come il pane toscano, grattugiato finemente. La proporzione tradizionale prevede un rapporto 1:1 tra pangrattato e parmigiano, ma alcune varianti possono includere un pizzico di noce moscata o scorza di limone per arricchire il sapore.
I passatelli devono essere cotti in brodo, preferibilmente di cappone o manzo, per mantenere la loro consistenza e sapore.
Dopo aver preparato l’impasto, è importante farlo riposare per circa due ore. Una volta pronti, i passatelli possono essere versati direttamente nel brodo bollente, dove cuoceranno per circa cinque minuti. È possibile anche prepararli in versione asciutta, conditi con sughi a base di carne, pesce o verdure, per un piatto più moderno e versatile.
Oggi, i passatelli vengono spesso proposti in versioni creative. Alcuni chef li abbinano a ingredienti come salsiccia, tartufo, pomodorini o funghi.
Al ristorante Lazaroun di Santarcangelo, ad esempio, si possono gustare passatelli al ragù di vitello e carciofi. La loro consistenza ruvida permette di raccogliere bene qualsiasi sugo, rendendoli un piatto ideale anche per i condimenti di mare.
I passatelli rappresentano un legame profondo con la tradizione gastronomica romagnola. Prepararli in casa è un modo per riscoprire sapori autentici e condividere momenti speciali con amici e familiari. Che si scelga di gustarli in brodo o in versione asciutta, i passatelli sono un piatto che non delude mai.