New York celebra il primo ristorante tre stelle Michelin dal 2012

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Un traguardo atteso da oltre un decennio

La Guida Michelin 2024 ha fatto la storia a New York, premiando il ristorante Jungsik con la prestigiosa terza stella, un riconoscimento che mancava dal 2012. Questo evento segna un momento significativo per la scena gastronomica della Grande Mela, che ha visto un solo ristorante, l’Eleven Madison Park, raggiungere questo traguardo negli ultimi undici anni. La presentazione della guida si è svolta presso la Glasshouse di Hell’s Kitchen, dove sono stati premiati anche i ristoranti di Chicago e Washington, D.C.

Il ristorante Jungsik e la sua cucina innovativa

Il Jungsik, fondato dallo chef Jungsik Yim nel 2011, ha saputo conquistare il palato degli ispettori Michelin grazie alla sua cucina di ispirazione coreana, che si distingue per l’originalità e la presentazione impeccabile. Il menu degustazione, descritto come “altamente originale”, ha ricevuto elogi per la sua esecuzione “impeccabile ed enormemente soddisfacente”. Gwendal Poullennec, direttore della Guida Michelin, ha sottolineato come l’esperienza culinaria offerta dal Jungsik sia unica, rendendolo un punto di riferimento nel panorama del fine dining newyorkese.

Un panorama gastronomico in evoluzione

Con l’assegnazione della terza stella al Jungsik, New York si unisce a un’élite di ristoranti di alta classe, tra cui Le Bernardin, Masa, Per Se e l’Eleven Madison Park. La guida ha anche premiato tre nuovi ristoranti con le stelle gemelle, portando il totale a quattordici, e otto ristoranti hanno ricevuto il primo, storico macaron. Attualmente, New York vanta un totale di 55 ristoranti con una stella Michelin, un numero che riflette la continua evoluzione e l’innovazione della sua scena culinaria.

Progetti futuri e nuove aperture

Inoltre, si vocifera che Daniel Humm stia lavorando all’apertura di un nuovo ristorante nel West Village, un quartiere iconico di New York. Le aspettative sono alte, e le cifre in ballo promettono di essere da capogiro. Questo sviluppo potrebbe ulteriormente arricchire l’offerta gastronomica della città, già rinomata a livello mondiale per la sua varietà e qualità.