Max Mariola apre Osteria da Fiorella a Napoli: un viaggio nella tradizione romana

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Un nuovo capitolo per Max Mariola

Max Mariola, noto chef romano, continua la sua espansione nel panorama gastronomico italiano con l’apertura di Osteria da Fiorella a Napoli. Dopo il successo milanese, dove ha venduto oltre 22.000 piatti in un anno, Mariola si prepara a conquistare anche il sud Italia. La sua nuova osteria, che porta il nome della madre, rappresenta un omaggio alla cucina tradizionale romana, senza fronzoli o reinterpretazioni moderne.

Un’inaugurazione attesa

La data di apertura è fissata per venerdì 18 aprile, un evento che promette di attrarre numerosi foodtubers e influencer, simile a quanto accaduto per la sua prima apertura a Milano. Il giorno successivo, il locale sarà aperto al pubblico, proprio in tempo per le festività pasquali. La scelta di Napoli come location non è casuale; la città è nota per la sua ricca tradizione culinaria e per la presenza di volti noti nel mondo della ristorazione.

Un’osteria autentica

Osteria da Fiorella si propone di offrire un’esperienza culinaria autentica, con piatti classici della tradizione romana. A differenza di altre aperture milanesi, qui non ci saranno modernizzazioni, ma un ritorno alle origini della cucina capitolina. Questa scelta potrebbe rivelarsi vincente, permettendo a Mariola di inserirsi nel competitivo mercato della ristorazione napoletana, dove la tradizione è molto apprezzata.

Una location da sogno

Situata in via Partenope, l’osteria gode di una vista spettacolare sul golfo di Napoli e su Castel dell’Ovo.

Con una capienza di 40 coperti all’interno e un centinaio all’esterno, il locale promette di diventare un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. Il prezzo medio per un pranzo o una cena da tre portate si aggirerà intorno ai 30 euro, rendendo l’esperienza accessibile a tutti.

Un futuro promettente

Con l’apertura di Osteria da Fiorella, Max Mariola dimostra ancora una volta la sua capacità di innovare pur rimanendo fedele alla tradizione.

La sua nuova avventura a Napoli non è solo un’opportunità commerciale, ma anche un modo per celebrare la cucina romana in una città ricca di storia e cultura gastronomica. La sfida è lanciata e i napoletani sono pronti ad accogliere questa nuova proposta culinaria.