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Negli ultimi anni, il Regno Unito ha assistito a un aumento preoccupante della presenza di fast food nelle immediate vicinanze delle scuole. Secondo uno studio condotto dall’Università di Cambridge, il numero di punti vendita di catene come Subway, Domino’s e Greggs è aumentato drasticamente, con un incremento di quasi il 40% nell’ultimo decennio. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione del Segretario di Stato per la salute e l’assistenza sociale, Wes Streeting, che ha denunciato come queste catene stiano “prendendo di mira i bambini”.
La questione non è solo una preoccupazione sociale, ma anche un problema di salute pubblica. Gli studi dimostrano che circa metà delle calorie consumate dai bambini proviene da cibi ultra-processati, con un’incidenza maggiore nelle famiglie a basso reddito. Questo porta a un aumento dell’obesità infantile e a problemi di salute a lungo termine. La dottoressa Jody Hoenink ha evidenziato come la vicinanza dei fast food alle scuole possa influenzare le scelte alimentari dei giovani, rendendo più facile per loro accedere a opzioni alimentari malsane.
In risposta a questa situazione allarmante, il governo britannico sta considerando diverse misure, tra cui un divieto di pubblicità per il junk food fino alle ore 21 e restrizioni sulla vendita di energy drink ai minori. Tuttavia, gli attivisti, come James Toop di Bite Back, avvertono che queste misure potrebbero non essere sufficienti. La richiesta di maggiore autonomia per i comuni nella regolamentazione delle aperture di nuovi fast food è un passo importante, ma resta da vedere se sarà efficace nel proteggere la salute dei bambini.