Negli ultimi anni, il marketing ha preso strade sempre più inaspettate e creative. L’ultima trovata arriva dal lago di Como, dove è possibile acquistare aria in lattina per la modica cifra di 9 euro e 90 centesimi. Questa iniziativa, lanciata dalla società di comunicazione ItalyComunica, ha suscitato un mix di curiosità e incredulità, attirando l’attenzione di media nazionali e internazionali. Ma cosa si cela dietro questa idea così originale?
Secondo Davide Abagnale, il marketing manager dietro questa iniziativa, l’aria in lattina non è solo un prodotto, ma un “ricordo tangibile” che i turisti possono portare a casa. L’idea è quella di offrire un pezzo di Como, un’esperienza sensoriale che va oltre il semplice souvenir. “Non è un prodotto, è un’emozione”, ha dichiarato Abagnale in un’intervista. Questo approccio provoca una riflessione su cosa significhi davvero portare a casa un pezzo di un luogo, e se sia possibile racchiudere in una lattina l’essenza di un’esperienza.
Le reazioni a questa iniziativa sono state varie. Mentre alcuni la considerano un’idea romantica e nostalgica, altri, come il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, hanno espresso riserve. “È un’idea nuova, ma non per tutti”, ha affermato, sottolineando l’importanza di portare a casa anche un ricordo autentico della zona. La vendita di aria del lago di Como ha sollevato interrogativi su cosa significhi davvero il concetto di souvenir e su come il marketing possa trasformare anche l’aria che respiriamo in un prodotto commerciale.