Tra i passaggi necessari per preparare un buon pane c’è la laminazione, ma vediamo a cosa serve e come si fa.
Dritte e consigli utili per realizzare il pane fatto in casa come i professionisti.
La tecnica della laminazione, anche chiamata cilindratura, è un tipo di lavorazione degli impasti poco conosciuta che si utilizza per le paste più dure e asciutte. Questo processo serve a dare maggiore volume al pane e rendere la mollica più alveolata.
Questo passaggio segue l’impastamento del pane, che viene passato attraverso i rulli di un cilindro per renderlo più liscio e compatto.
Vediamo nel dettaglio come fare la cilindratura a casa e qual è il risultato che si ottiene da questo metodo.
La cilindratura serve a snervare l’impasto per renderlo soffice o soffiato rinforzando la consistenza e resistenza del pane.
Con la laminazione, infatti, la massa dell’impasto viene rimescolata e si rinnovano le zone intorno alle cellule del lievito. Quindi, così si permette alle cellule di nutrirsi e di eliminare i prodotti tossici. Inoltre, la fermentazione diventa più attiva e l’impasto aumenta di volume in breve tempo.
Questa operazione viene effettuata soprattutto quando si preparano pani a pasta dura e di consistenza asciutta. Al contrario, quando l’impasto supera il 60% di acqua, quindi è mollo, l’operazione va evitata, perché la fuoriuscita dei gas dalla struttura può rovinare il pane.
Infine, per gli impasti morbidi la laminatura è facoltativa.
Per la laminazione fatta in casa si possono utilizzare due strumenti: la macchina per la pasta o il matterello classico.
Se si utilizza la macchina per la pasta si infila l’impasto tra i due rulli azionati dalla manovella per raffinare il pane e ottenere l’effetto desiderato.
Nel caso del mattarello, invece, bisognerà usare manualità e tanta forza, cercando di sfogliare manualmente un impasto duro, raggiungendo un risultato omogeneo.
Da provare la ricetta del pane con cremor tartaro e quella del pane ai multicereali.