La storia di Clelia Gianfelici: un simbolo del mercato di Fabriano

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Un legame profondo con il mercato

Il mercato di Fabriano non è solo un luogo di scambio commerciale, ma un vero e proprio punto di incontro per la comunità. In questo contesto, la figura di Clelia Gianfelici emerge come un simbolo di dedizione e passione. Dal 1954, Clelia ha animato il Mercato Coperto di Piazza Garibaldi, portando con sé non solo prodotti freschi, ma anche un senso di appartenenza e calore umano. Ogni mattina, partendo da Passo di Treia, affrontava il viaggio con il sorriso, pronta a condividere la sua storia e i suoi prodotti con i clienti.

Tradizione e famiglia

La storia di Clelia è intrecciata con quella della sua famiglia. Suo marito, Ugo Rosini, ha avviato l’attività di vendita al mercato, trasmettendo a Clelia non solo il mestiere, ma anche i valori del lavoro e della perseveranza. Insieme hanno cresciuto due figli, Sauro e Marilena, che hanno partecipato attivamente all’attività familiare. La loro vita era caratterizzata da un impegno costante, dove la qualità dei prodotti e la soddisfazione dei clienti erano sempre al primo posto.

La loro dedizione ha creato un legame speciale con la comunità, trasformando il mercato in un luogo di incontro e di amicizia.

Un’eredità di amore e passione

Oggi, Clelia rappresenta non solo un’epoca passata, ma anche un’eredità di valori che continua a vivere nel cuore di chi l’ha conosciuta. La sua partecipazione al programma ‘Linea Verde’ nel 2009 ha messo in luce la sua storia e la sua passione per il lavoro, rendendola un’icona del mercato di Fabriano.

Nonostante le sfide, come il terremoto e la pandemia, Clelia ha sempre trovato la forza di andare avanti, dimostrando che il mercato è molto più di un semplice lavoro: è una parte fondamentale della sua vita.

Ricordi e legami indissolubili

Clelia non dimentica i volti dei suoi clienti, molti dei quali sono diventati amici nel corso degli anni. Con affetto, ricorda i bambini che venivano al suo banco con le mamme, ai quali preparava dolci sorprese.

Questi gesti di gentilezza hanno contribuito a creare un’atmosfera familiare e accogliente, rendendo il mercato un luogo speciale per tutti. La nostalgia per i tempi passati è forte, ma Clelia guarda al futuro con speranza, augurando a tutti coloro che l’hanno sostenuta di continuare a vivere il mercato come un’opportunità di incontro e di scambio.