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Il Centro Culturale Polivalente di Cattolica ospiterà il prossimo 31 gennaio un evento imperdibile per gli amanti della cucina. Dopo il successo del primo incontro dedicato al calcio, la rassegna “Autori al Centro” torna con la presentazione del libro “La Rustida Bianca, ricette raccontate in cucina da un romagnolo di Cattolica”, scritto da Umberto Ricci. Questo volume, giunto alla sua terza ristampa, non è solo un omaggio alla tradizione culinaria della Romagna, ma anche un gesto di solidarietà, poiché i proventi saranno interamente devoluti all’AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
Il vicesindaco e assessore alla cultura, Federico Vaccarini, aprirà l’evento, sottolineando l’importanza di questo libro come una “piccola Bibbia dei nostri sapori”. La Rustida Bianca non è solo una ricetta, ma un simbolo della cultura gastronomica di Cattolica e della Romagna. Il volume, già presente sugli scaffali di Palazzo Mancini, è anche un dono per i visitatori della residenza comunale, un modo per far conoscere e tramandare le tradizioni culinarie locali.
All’interno del libro di Ricci, i lettori troveranno sessantacinque ricette che spaziano da impasti a dolci, tutte legate alla tradizione cattolichina ma reinterpretate con la passione dell’autore. Ogni ricetta è accompagnata da aneddoti e ricordi autobiografici che arricchiscono l’esperienza di lettura. La Rustida Bianca, in particolare, è una grigliata marinara a base di carne bianca, un’innovazione che ha già conquistato molti palati.
Ricci descrive il suo piatto con entusiasmo, spiegando come l’idea sia nata dalla volontà di stupire con un ingrediente semplice come il petto di pollo, cucinato in modo da assomigliare a un pesce.
Umberto Ricci non si limita a condividere ricette, ma invita anche a riflettere sull’importanza della cucina casalinga. “Questo libro è dedicato a chi ama cucinare e a chi apprezza una lettura gastronomica”, afferma l’autore.
La Rustida Bianca, con la sua preparazione semplice e il suo sapore unico, rappresenta un modo per avvicinare le persone alla tradizione culinaria romagnola, rendendo omaggio a un patrimonio che merita di essere conosciuto e apprezzato.