La guida Michelin 2025: un nuovo capitolo per la cucina vegana e britannica

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Un riconoscimento per la cucina vegana

La guida Michelin non è solo un prestigioso riconoscimento nel mondo della ristorazione, ma anche un indicatore dell’evoluzione gastronomica. Quest’anno, l’assegnazione della stella Michelin a Plates London rappresenta un momento storico, poiché segna il primo ristorante vegano a ricevere questo onore nel Regno Unito e in Irlanda. Questo evento non solo celebra la qualità della cucina vegana, ma la colloca anche tra le proposte gastronomiche di alta classe, dimostrando che la creatività e l’innovazione possono emergere anche da ingredienti vegetali.

Piatti come il fungo maitake con mole di fagioli neri e il gateau al cacao crudo sono esempi di come la cucina vegana possa essere raffinata e gustosa.

Il panorama gastronomico britannico in evoluzione

La guida Michelin 2025 ha visto un incremento significativo di ristoranti che hanno ottenuto la loro prima stella, con Londra che continua a dominare la scena culinaria. Dieci nuovi ristoranti hanno raggiunto questo traguardo, tra cui il rinomato Humble Chicken di Angelo Sato, che ha ottenuto la sua seconda stella in tempi record.

Inoltre, il ristorante Moor Hall, situato nella campagna del Lancashire, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento delle tre stelle, consolidando la sua reputazione come uno dei migliori ristoranti del Regno Unito. Questo riflette un crescente apprezzamento per la cucina britannica, che sta guadagnando terreno anche a livello internazionale.

Nuove tendenze e influenze culinarie

La guida Michelin non si limita a premiare la cucina tradizionale, ma abbraccia anche una varietà di influenze culinarie internazionali.

Ristoranti come il coreano DOSA e il mix di cucina britannica e tailandese di AngloThai dimostrano come la diversità gastronomica stia diventando sempre più apprezzata. Inoltre, il riconoscimento di ristoranti che offrono piatti moderni e creativi, come AVERY di Edinburgo e LIGИUM di Bullaun, evidenzia l’importanza dell’innovazione nella ristorazione contemporanea. La presenza di otto ristoranti indiani, di cui due bistellati, nella guida dello scorso anno, sottolinea ulteriormente l’interesse per la cucina globale.