La cena di Stato al Quirinale ha sorpreso per un menu deludente.
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La cena di Stato al Quirinale: un menu che delude le aspettative
In questi giorni, l’attenzione è rivolta alla visita di Re Carlo III e della Regina Camilla in Italia, un evento che ha suscitato grande interesse e curiosità.
Tuttavia, il menu della cena di Stato al Quirinale ha sollevato più di qualche sopracciglio, lasciando molti a chiedersi se le scelte gastronomiche siano state all’altezza delle aspettative. La cena, che si svolgerà in onore dei reali britannici, è stata concepita come un momento di celebrazione e convivialità, ma le portate previste sembrano mancare di quel tocco di originalità che ci si aspettava.
Il menu scelto per la cena di gala è composto da quattro portate, tutte caratterizzate da ingredienti freschi e di stagione.
Si inizia con un antipasto a base di verdure coltivate negli orti della residenza presidenziale di Castelporziano, seguito da bottoncini di pasta con caponata di melanzane. Il piatto principale prevede spigola in crosta di sale, accompagnata da patate arrosto, carciofi e fiori di zucca. Infine, il dolce è una torta gelato fiordilatte e lamponi. Sebbene queste scelte siano indubbiamente fresche e locali, molti critici hanno sottolineato che il menu risulta piuttosto noioso e privo di creatività.
In un’occasione così importante, ci si aspettava un menu che celebrasse la ricchezza della cucina italiana, magari con un tocco di glamour. Ricordiamo che, durante la cena di Stato a Londra, Re Carlo aveva invitato lo chef Stanley Tucci per dare un tocco speciale al banchetto. In questo contesto, il menu del Quirinale appare come una scelta prudente, ma forse troppo informale per un evento di tale portata.
La decisione di servire i piatti “alla francese”, ovvero in vassoi comuni da cui i commensali si servono, è stata vista da alcuni come una scelta contemporanea, ma non adatta a un evento di gala.
Un altro aspetto che ha suscitato discussioni è la questione della stagionalità. Se è vero che Re Carlo è noto per il suo impegno verso la sostenibilità e la valorizzazione dei prodotti locali, la presenza di lamponi in un dolce ad aprile ha sollevato interrogativi.
La scelta di ingredienti stagionali è fondamentale per garantire freschezza e qualità, ma è altrettanto importante considerare il contesto e le aspettative degli ospiti. La domanda che molti si pongono è se il menu scelto riesca a riflettere appieno la ricchezza e la varietà della gastronomia italiana.