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L’olio di oliva è un simbolo della cucina italiana, un ingrediente fondamentale che arricchisce piatti tradizionali e moderni. L’Italia, con una quota di produzione del 15%, si posiziona come il secondo produttore di olio di oliva a livello globale. Non solo, ma è anche il primo consumatore, con una media di 8,2 litri pro capite all’anno. La varietà è uno dei punti di forza dell’Italia, che vanta oltre 500 genotipi di olive, dando vita a 42 Denominazioni di Origine Protetta (DOP) e 8 Indicazioni Geografiche Protette (IGP).
La Spagna è storicamente il primo produttore mondiale di olio di oliva, con una produzione che continua a crescere. Per la campagna olearia 2024/2025, si prevede una produzione di circa 1,3 milioni di tonnellate. Le cultivar più diffuse includono Picual, Hojiblanca, Arbequina e Cornicabra, ognuna delle quali conferisce all’olio un profilo aromatico unico. L’olio spagnolo è generalmente fruttato, con note di erba fresca e mandorla, risultando leggero e delicato al palato.
La Turchia si sta affermando come un importante produttore di olio di oliva, con una previsione di 340.000 tonnellate per la prossima campagna. La tradizione olearia turca è millenaria e le varietà di olive coltivate sono numerose. Tra le più comuni ci sono Memecik, Ayvalik, Gemlik, Domat e Manzanilla. Ogni varietà offre un profilo di gusto distintivo: l’olio Memecik è morbido e aromatico, mentre l’Ayvalik è dolce e fruttato, con un retrogusto di mandorla.
L’olio Gemlik è piccante, mentre il Domat è fruttato ed erbaceo.
La Tunisia sta aumentando la sua produzione di olio di oliva, puntando a 325.000 tonnellate per la campagna 2024/2025. Le cultivar principali sono Chemlali e Chetoui. L’olio Chemlali è noto per il suo sapore dolce e delicato, mentre il Chetoui offre un gusto intenso e fruttato, con note amare. La Tunisia sta cercando di aumentare sia le quantità che la qualità del suo olio, cercando di affermarsi nel mercato internazionale.
La Grecia, con una produzione stimata tra le 230.000 e le 250.000 tonnellate, è famosa per il suo olio di oliva, che ha radici storiche e mitologiche. Circa il 65% della produzione proviene dal Peloponneso, con altre regioni come Creta e le Isole Ionie che contribuiscono significativamente. La varietà Koroneiki è la più rappresentativa, producendo un olio dal colore verde intenso, dal gusto piccante e fruttato, con note di pepe nero ed erba fresca.