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Se stai pensando di acquistare una friggitrice, che tu sia un ristoratore o semplicemente un appassionato di cucina, scoprirai che la possibilità di acquistarla online ti offre una comodità senza precedenti. In questo articolo esploreremo i vari usi della friggitrice e i vantaggi di acquistarla comodamente online.
Le friggitrici non si limitano alla sola preparazione di patatine fritte, ma si rivelano uno strumento estremamente versatile. Ecco alcuni dei principali usi:
Acquistare una friggitrice online oggi è più semplice e conveniente che mai. Uno dei vantaggi principali è la comodità di poter visionare e acquistare il prodotto da casa, senza la necessità di recarsi in negozi fisici. Ma quali sono i benefici più significativi di acquistare su un sito come Ristoattrezzature?
Se stai cercando una friggitrice di qualità o qualsiasi altra attrezzatura per il tuo ristorante, Ristoattrezzature.com è la soluzione ideale. Grazie alla vasta selezione di prodotti, ai prezzi competitivi e alla comodità di acquistare online, questo e-commerce ti permette di trovare esattamente ciò di cui hai bisogno per rendere la tua cucina o il tuo locale più efficiente e professionale.
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I funghi porcini sono tipici dell’autunno, considerati verdure oppure ortaggi si usano in cucina come contorno oppure in un primo piatto. Esistono diversi metodi per conservare i funghi porcini che ne preservano aromi e gusto, scoprite come seguendo questi consigli!
La conservazione dei funghi porcini può avvenire anche in freezer, infatti, questo è un eccellente metodo per averli a disposizione fino a 3 mesi dopo la data di congelamento. Ecco come dovete fare.
Dopo aver accuratamente rimosso la terra dalla superficie utilizzando uno spazzolino, tagliamo l’estremità del gambo e asciughiamo i funghi con carta assorbente per eliminare qualsiasi residuo di umidità, poiché nel freezer potrebbero formarsi cristalli di ghiaccio che comprometterebbero la consistenza della polpa. Tagliamo quindi i funghi porcini a pezzetti o fettine e mettiamoli nei sacchetti per il freezer, cercando di eliminare tutta l’aria all’interno.
Per mantenere le caratteristiche organolettiche e la consistenza dei funghi porcini freschi, la conservazione migliore è all’interno del frigorifero a una temperatura di 4 °C. Per conservarli correttamente, è bene utilizzare un sacchetto di carta simile a quelli per il pane, da posizionare nel ripiano più basso del frigorifero.
La qualità, l’integrità e il grado di maturazione dei porcini ne determina la conservazione. Quanto tempo possiamo conservare i funghi porcini prima di consumarli? Sarebbe bene consumare i funghi porcini freschi il giorno dell’acquisto o il giorno successivo, evitando di superare i 4 giorni di conservazione in frigorifero.
Un’alternativa efficace è cucinare i funghi porcini freschi il giorno dell’acquisto, farli raffreddare e congelarli. In questo modo, è possibile conservarli nel congelatore al massimo per un mese.
Il metodo di conservazione cambia se i funghi porcini sono già cotti. In questo caso si possono congelare interi o tagliati a fettine. Dopo una breve cottura, metteteli negli appositi sacchetti e conservateli in freezer per 3-4 mesi. Prima di utilizzarli, ci basterà tirarli fuori dal congelatore e lasciarli scongelare in frigorifero per 8 ore circa.
Un metodo diffuso per conservare i funghi porcini tutto l’anno è la classica preparazione sott’olio. In questo caso, è importante scottare velocemente i funghi, se possibile in acqua resa leggermente acidula con aceto di mele. Una volta scolati, i funghi vanno accomodati in strati, alternandoli a pepe in grani e aglio (o alloro) e ricoperti d’olio. Il porcino sott’olio si vota naturalmente all’antipasto, ma può anche guarnire altri piatti.
Forse non tutti lo sanno, ma lo stesso metodo si può usare con l’aceto. Però dopo aver riposato in un luogo asciutto e buio per un paio di giorni, l’aceto va ribollito e il prodotto consumato indicativamente nell’arco di 40 giorni.
Sapete che esistono davvero tanti tipi di miele? Quanti ce ne sono in commercio? Scoprite tutti i tipi e le caratteristiche del valido sostituto dello zucchero!
Il miele ha davvero tanti tipi diversi in commercio e ognuno di essi ha delle caratteristiche specifiche. Parliamo dalle diverse tipologie di miele e poi vediamo quali sono i tipi e le caratteristiche.
Miele millefiori
Si tratta del più estivo dei nostri mieli, di colore vivamente intenso, cristallizza spontaneamente ed è il più vario in contenuto pollinico. Viene raccolto su fioriture spontanee in zone incontaminate. Di sapore dolce con aroma pieno e variegato. Ottimo spalmato sul pane e appagante se consumato da solo. Trova anche un gradito utilizzo un cucchiaio nel passato di mele cotte amalgamando con qualche goccia di limone.
Miele di agrumi
Proviene dagli agrumeti italiani, ha un sapore di dolce fruttato molto intenso, il colore varia dal bianco candido al paglierino chiaro, all’olfatto presenta un odore intenso che ricorda il profumo fragrante dei fiori di zagara. Si presenta generalmente finemente cristallizzato per questo motivo si presta alle prime colazioni e come dolcificante per i dolci.
Miele di eucalipto
Raccolto sui filari di eucalipto in piena estate questo miele si presenta finemente cristallizzato con un colore variamente beige. Il profumo è molto marcato caratteristico ed intenso, al gusto si presenta normalmente dolce e ricorda vagamente il lattosio. L’eucalipto si presta molto come dolcificante al posto dello zucchero.
Miele di bosco
Raccolta in estate, nei boschi della pianura si caratterizza per il suo alto contenuto in sali minerali, ha un profumo intenso e caratteristico si presenta generalmente liquida con colore scuro quasi nero. Il sapore non è eccessivamente dolce, ma è molto denso e si spalma molto bene sul pane ed è adatto a chi ama i gusti robusti.
Miele di tiglio
Il colore è chiaro, con tonalità giallo brillante. L’odore e l’aroma sono molto tipici: l’odore ricorda il profumo dei fiori solo nei mieli più puri e più freschi: più spesso la similitudine può essere fatta con l’infuso di fiori di tiglio. L’aroma, alla maggior parte delle persone, ricorda quello della menta, l’odore “di farmacia”, oppure il sapore delle noci fresche: è molto persistente.
Miele di acacia
Tra i diversi tipi di miele quello di robinia è senza dubbio il più estesamente conosciuto ed apprezzato in Italia. E’ un miele caratteristico che presenta colore chiaro, stato fisico liquido, odore e sapore leggeri e delicati. Queste qualità non si trovano riunite in nessun altra produzione nazionale e sono evidentemente molto apprezzate dal consumatore.
Melata di Abete
E’ raccolta nei boschi di abete, si presenta un odore di media intensità, balsamico di legno, di resina; il sapore è meno dolce degli altri mieli con un aroma di media intensità molto persistente. Per queste caratteristiche è considerato il re dei mieli se ne consiglia il consumo diretto, per assaporarne il gusto e la piacevolezza.
Miele di menta
Ha un sapore deciso e poco dolce. Il suo profumo lo rende molto adatto a dolcificare the e tisane a base di erbe e può essere utilizzato in tutte quelle ricette che prevedono l’abbinamento del miele alle foglie di menta per esaltarne profumo e sapore.
Miele di castagno
Questo miele ha caratteristiche e proprietà particolari. E’ di colore scuro, odore pungente, sapore fortemente amaro e, forse proprio per questo, il prodotto si colloca con favore presso una fascia sempre più ampia di persone che ne apprezzano le caratteristiche particolari. La cristallizzazione è assente (liquido) o molto rallentata. Il sapore è intenso, caratteristico, di sottobosco, con un fondo amaro, a volte prevalente sul resto.
Il miele è una sostanza zuccherina prodotta dalle api a seguito della trasformazione del nettare dei fiori. I suoi principali componenti sono: glucosio 31%, fruttosio 38%, acqua 17%, sostanze diverse 4%, disaccaridi 8%, altri zuccheri 2%. Il colore è legato all’origine botanica ed è importante aiuto alla sua definizione.
La cristallizzazione del miele è dovuta alla ipersaturazione delle soluzioni. Tale fenomeno è legato alla composizione del prodotto e alla temperatura. Intorno ai 35° i cristalli si sciolgono e il prodotto rimane liquido.
Il miele è composto da zuccheri semplici facilmente digeribili, la maggior parte entra direttamente in circolo, senza richiedere un processo digestivo e quindi senza appesantire lo stomaco. 100 grammi di miele forniscono circa 320 calorie.
Per questo è particolarmente indicato nell’alimentazione geriatica e nella dieta dell’età scolare. Inoltre la presenza di sali minerali, di enzimi e oligoelementi contribuiscono ad aumentare le sue proprietà nutritive. Tra l’altro aggiunto al latte in polvere e in genere agli elementi destinati alla prima infanzia migliorerebbe la tolleranza al latte vaccino.
L’aqua faba, conosciuta anche come acqua di cottura dei ceci, è un ottimo ingrediente per sostituire le uova in cucina, ma non solo. Scoprite come usarlo in cucina!
Sapete cos’è l’aqua faba? Non è altro che l’acqua di cottura o di conservazione dei legumi che, una volta montata, assume l’aspetto e la consistenza degli albumi o della panna montata a neve. Infatti l’aquafaba, una volta raffreddata, può essere montata a neve per sostituire le uova in molte ricette vegan e vegetariane.
Le calorie dell’aquafaba sono 19 per ogni 100 ml di prodotto, quindi si tratta di un ingrediente leggero e adatto anche alle diete ipocaloriche. I principali valori nutrizionali dell’aquafaba, ricca di fibre e ferro, sono:
Grassi 0,28 g
Carboidrati 3,23 g
Zuccheri 0,42 g
Fibre 0,8 g
Proteine 0,94 g
Potassio 41 mg.
Una ricetta su come usarlo è la Maionese all’aquafaba e zenzero
Ingredienti: 100 ml di aquafaba, 180 ml di semi, 1 cucchiaino di aceto, 1 cucchiaino di senape, sale, un pezzetto di zenzero.
Preparazione: versate nel bicchiere del mixer l’aquafaba a temperatura ambiente. Aggiungete l’aceto e frullate incorporando aria. Unite la senape, il sale e l’olio a filo fino ad ottenere un composto cremoso e spumoso. Prima di servire grattugiate lo zenzero fresco e mescolate.
Ingredienti: 100 ml di aquafaba, 500 ml di latte (anche di soia non zuccherato), 250 g di farina, 1 pizzico di sale.
Preparazione: in una terrina mescolate il latte e la farina senza formare i grumi. Unite il sale e fate riposare per 30 minuti. Montate l’aquafaba con il minipimer e quando avrete ottenuto la consistenza di una spuma, unite al composto. Cuocete le crepes in una padella antiaderente leggermente unta unendo un mestolino di composto. Fate rapprendere per circa 2 minuti e poi cuocete dall’altro lato per lo stesso tempo.
Una volta montata, l’aquafaba deve essere subito utilizzata e non può essere conservata.