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Dove mangiare bene a Roma in zona Trastevere? Scoprite la guida ai 5 ristoranti e trattorie tipiche del quartiere più caratteristico e originale della Capitale, dallo stile bohémien.
Trastevere è uno dei quartieri più emblematici e frequentati di Roma, oltre ad essere il più esteso della città. Qui troverete davvero tanti localini, ristoranti tipici e trattorie dove gustare i piatti più tradizionali uniti allo street food e anche alle cucine internazionali come quella giapponese e greca. Scoprite i 5 migliori ristoranti e trattorie di Trastevere nella nostra guida.
Con tutte le foto dei volti noti della Dolce Vita sulle pareti dalla trattoria Checco er Carettiere troverai una cucina di casa, tipica locale e popolare, con nel menu gli gnocchi il giovedì o la trippa di sabato.
Non può mancare l’amatriciana, equilibrata e rigorosamente tradizionale e il supplì con la sua impanatura leggera e chicco croccante, in via Benedetta, 10.
Da Enzo al 29 non accetta prenotazioni e questo può significare aspettare davvero molto prima di potersi sedere. Ma troverete dei piatti favolosi per cui aspettare ne vale la pena! Dalla carbonara all’amatriciana, cacio e pepe o la gricia per cominciare. Tra i secondi si possono scegliere le polpette al sugo, l’abbacchio, la coda alla vaccinara.
Non mancano poi i grandi classici come i fiori di zucca fritti o il tiramisù in chiusura.
Situato in piazza dei Ponziani questo ristorante a conduzione familiare propone abbondanti porzioni di piatti romani. Filetto di baccalà in pastella, amatriciana, abbacchio allo scottadito e gli immancabili carciofi. Il ristorante è anche attrezzato per la preparazione di piatti senza glutine. L’ambiente è informale e casereccio.
Nella piazza trasteverina troverai la trattoria de Gli Amici con prodotti di alta qualità uniti alla cucina romana classica.
Un progetto che vede l’inserimento nel lavoro di persone con disabilità affiancate da professionisti e amici. Ai piatti della tradizione si aggiungono le pinse dai gustosi condimenti a base.
Un ristorante storico, aperto nel 1968, che negli anni ha adeguato la sua proposta di cucina romana ai tempi moderni senza mai tradire la tradizione. I piatti sono realizzati con materie prime ricercate come la bruschetta con il ciauscolo marchigiano e i crostini toscani in ingresso, i rigatoni all’amatriciana e le pappardelle con ragù bianco di cinghiale e pecorino, la coda alla vaccinara e il maialino al forno.