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Cosa dire della Calabria? Situata proprio sulla punta dello stivale, questa regione è caratterizzata da posti magnifici e una storia antica.
Ma la Calabria ha, in realtà, qualcosa che la contraddistingue dalle altre regioni italiane e la rende ancora più speciale: la sua tradizione culinaria!
La cucina calabrese ha piatti e dolci appositi per le feste e ricorrenze: Natale, San Valentino, Carnevale, Pasqua… durante quest’ ultima festa i cibi sono ancora più ricchi di sapore e le tavole piene di dessert. Quali sono i dolci di Pasqua calabresi? La risposta è scritta proprio in quest’articolo e, se volete dipanare ogni qualsiasi vostro dubbio, continuate a leggere!
I dolci che i calabresi preparano durante le feste di pasqua sono i seguenti:
Le cuzzupe sono uno dei dolci della tradizione calabrese più preparati durante le feste di Pasqua. Hanno però nomi differenti, che variano in base alle località della regione: alcuni esempi di nomi alternativi sono gute o cudduraci. Le cuzzupe sono dei biscotti a forma di pesce e decorati con delle uova di gallina intrecciati con l’impasto.
Nonostante siano la stessa cosa, le gute sono caratterizzate da un impasto morbido, che richiama quasi le brioches.
In passato, però, questi dolci venivano preparati dalle donne e simbolizzavano l’amore che esse provavano per i loro uomini; infatti, più grande era l’uovo di gallina, più grande era il loro amore per i loro amati.
Gli Ncinetti sono dei veri e propri biscotti calabresi ricoperti di glassa, e anche decorati con degli zuccherini colorati. Generalmente, fuori la Calabria, sono conosciuti come taralli dolci calabresi e vengono venduti nelle pasticcerie e panetterie, ricoperti di glassa bianca preparata con albume e anice. Vengono preparati in occasione della Domenica delle Palme e sono caratterizzati da friabilità e croccantezza. Il nome ‘Ncinetti proviene dalla loro forma, che ricorda degli uncini e dal fatto che sono ricoperti di glassa.
La loro forma, inoltre, cambia in base alla ricorrenza per la quale vengono preparate: ad esempio, per la celebrazione del patrono del paese, gli ‘Ncinetti assumono la forma del santo in questione.
Le Nepitelle sono un dolce molto particolare calabrese preparato prima delle ricorrenze pasquali. Prendono il nome da un termine latino, con il quale vengono indicate le palpebre degli occhi e hanno origini arabe. La loro forma, oltre a ricordare un occhio chiuso, richiamano dei ravioli che possono essere ripieni di marmellata, frutta secca o cioccolato ma, il ripieno tradizionale, consiste in noci e mandorle, vino cotto e uva passa.
Tuttavia, in base alla zona, il ripieno del dolce può cambiare e può addirittura assumere un sapore pungente, dato dall’uso di liquori. In generale il colore è dorato e non scuro. Sono molto morbide e questo è dato dall’impasto creato con strutto e lievito.
Altro dolce tipico calabrese sono i Fraguni. Hanno un cuore di ricotta, zucchero e cannella. Sono la variante dolce dei Fraguni salati e hanno una forma che ricorda quella di una stella, o di un sole. Tradizionalmente vengono cotti in forno a legna per dargli un aspetto dorato e stuzzicante. Il termine fraguni deriva, probabilmente, dal termine latino flado, cioè sformato oppure dal termine greco fagun. Si preparano alla fine della Quaresima per festeggiare il Cristo risorto.
La cucina calabrese ha pochi, ma deliziosi dolci pasquali pieni di storia e di tradizione.