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Quando si parla di crostacei, due nomi emergono frequentemente: astice e aragosta. Sebbene possano sembrare simili, presentano differenze significative in termini di aspetto, gusto e preparazione culinaria. Questo articolo esplorerà le caratteristiche distintive di questi due deliziosi frutti di mare, fornendo anche suggerimenti su come acquistarli e cucinarli al meglio.
L’astice appartiene alla famiglia delle Nephropidae, mentre l’aragosta fa parte dei Palinuridi. L’astice ha un corpo allungato e robusto, con chele asimmetriche, mentre l’aragosta è priva di chele e presenta lunghe antenne.
Entrambi i crostacei vivono in ambienti marini, ma l’astice predilige fondali rocciosi e profondità variabili, mentre l’aragosta si trova in acque più calde e temperate, fino a 150 metri di profondità.
La carne dell’astice è nota per la sua consistenza soda e il suo sapore intenso, rendendola ideale per piatti come le linguine all’astice o l’astice alla catalana. D’altra parte, la carne dell’aragosta è più delicata e si presta bene a preparazioni semplici, come la bollitura con olio e limone.
È importante notare che entrambi i crostacei devono essere acquistati vivi per garantire la freschezza e la sicurezza alimentare.
Quando si acquista astice o aragosta, è fondamentale scegliere esemplari vivi. Gli astici sono facilmente riconoscibili grazie agli elastici che tengono ferme le chele, mentre le aragoste non presentano questa caratteristica. Inoltre, il colore può essere un indicatore: gli astici crudi tendono al blu o al verde, mentre le aragoste crude sono generalmente rosse o arancioni.
Se si desidera risparmiare, è possibile optare per astici congelati, che sono spesso precotti per garantire la sicurezza alimentare.