Dieta dei fichi d’India, come bruciare i grassi?

Tag: dietafichi
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I fichi d’India sono bellissimi frutti che maturano in estate e che colorano molti paesaggi affacciati sul nostro mar Mediterraneo.

Fa parte della famiglia delle cactacee e le sue caratteristiche estetiche e il terreno in cui attecchisce gli conferiscono un aspetto selvaggio ed esotico. In effetti, questa particolare pianta è originaria del Sud America e il Messico è il suo paese natale.

Varianti dei fichi d’India

In Italia, le regioni in cui più di frequente possiamo osservare le piante di fico d’India, sono la Calabria, la Sicilia e la Sardegna.
Ma forse non tutti sanno che questo frutto e la sua pianta, così curiosi, hanno anche delle ottime proprietà alimentari e dietetiche.

Il fico d’india si presenta in tre varianti a seconda del colore del frutto: giallo, rosso o bianco. Le proprietà di questi tre frutti sono similari ma la consistenza e il sapore varia leggermente.

Il fico d’India giallo è quello più diffuso, è dolce e ha una polpa morbida; quello rosso è ancora più zuccherino e contiene meno semi; quello bianco è il più pregiato ed è più croccante delle altre due tipologie.

Tutte le varietà hanno una buccia spinosa e prima di gustare questi frutti è necessario ed importante sapere che non vanno assolutamente puliti con le mani.

Ve le ritrovereste piene di spine.

Il fico d’India si apre tenendolo fermo con una forchetta mentre si incide la buccia con un coltello e la si sfila con la forchetta stessa. Una volta puliti questi frutti possono essere presi in mano tranquillamente e, naturalmente, assaporati.

Dieta dei fichi, cosa sapere

Proprio la dolcezza di questo frutto fa pensare che sia molto zuccherino e di conseguenza calorico, ma non è così: infatti, mangiandone cento grammi si assumono circa cinquanta calorie.

Ma non è solo il basso apporto calorico che fa definire questo frutto un toccasana per la dieta: i fichi d’India, infatti, esercitano anche una funzione di ausilio all’assimilazione di grassi e degli zuccheri, interagendo positivamente anche con alcune patologie come il diabete.

Questi frutti sono perciò un ottimo spuntino di metà mattina e per spezzare il pomeriggio, insieme ad alimenti sani e ipocalorici che rendono equilibrata la dieta alimentare.

Durante il loro periodo di maturazione, da ottobre a novembre, il consumo quotidiano favorisce la diuresi e regola l’intestino.

Questo avviene grazie alla presenza di fibre e di potassio.

I fichi d’India forniscono anche un buon apporto di vitamine e dì antiossidanti.

Le foglie del fico d’India

In Messico le foglie del fico d’India vengono consumate tanto quanto i frutti. Esse vengono mangiate appena colte oppure dopo averle fatte seccare.

La caratteristica principale delle foglie del fico d’India, che c’interessa per sostenere una buona dieta dimagrante, è la presenza di una sostanza che si chiama opuntiamannano.

Una volta che l’opuntiamannano viene ingerito, esso si estende nel nostro apparato digerente e trattiene gli zuccheri e i grassi, eliminandoli velocemente.

Nel nostro paese non è presente la consuetudine di mangiare le foglie del fico d’India e se il mercato non da’ una spinta in tale direzione, non è molto semplice neanche reperirle, soprattutto se ci si trova lontani dai luoghi in cui tipicamente queste piante vivono.

Esistono però degli estratti sotto forma di pastiglie che possono essere assunte come normali integratori alimentari.