Crisi del settore vinicolo in Catalogna: Freixenet annuncia licenziamenti

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Un annuncio inaspettato per i dipendenti di Freixenet

In Catalogna, l’azienda Freixenet, nota per la produzione di uno dei più celebri spumanti spagnoli, si trova ad affrontare una situazione critica. La scorsa settimana, la direzione ha comunicato un piano di licenziamenti che potrebbe coinvolgere fino a 180 dipendenti, pari al 25% della forza lavoro attuale di 738 persone. Questo annuncio ha colto di sorpresa i lavoratori, che si sono dichiarati increduli di fronte a una decisione così drastica.

Le cause della crisi: siccità e costi in aumento

La motivazione principale dietro questa scelta è attribuita alla siccità che ha colpito la Catalogna negli ultimi tre anni. Nonostante il governo regionale abbia dichiarato ufficialmente la fine della crisi idrica all’inizio di aprile, i dipendenti di Freixenet non sono convinti che la situazione giustifichi i licenziamenti. Antonio Domínguez, presidente del comitato d’impresa, ha sottolineato che, sebbene la vite possa richiedere tempo per riprendersi, le recenti piogge avrebbero dovuto alleviare le difficoltà.

“Sono tre mesi che piove in Catalogna, non ce lo aspettavamo”, ha dichiarato Domínguez, evidenziando la contraddizione tra le affermazioni aziendali e la realtà climatica attuale.

Reazioni e mobilitazioni sindacali

I sindacati hanno già annunciato mobilitazioni per il prossimo 1 maggio, in segno di protesta contro quella che considerano una misura ingiusta e inaccettabile. I lavoratori sono preoccupati non solo per il loro futuro, ma anche per la stabilità dell’intero settore vinicolo, che sta affrontando sfide significative legate ai cambiamenti climatici e alle fluttuazioni del mercato.

La situazione di Freixenet non è isolata; l’industria vinicola spagnola sta vivendo un periodo di crisi, aggravato da fattori esterni come le tariffe commerciali imposte durante l’amministrazione Trump.

Un precedente preoccupante

Questa non è la prima volta che Freixenet si trova a dover affrontare una situazione simile. Già nel 2022, l’azienda aveva tentato di giustificare un piano di licenziamenti che avrebbe coinvolto 615 dipendenti, ma le motivazioni erano state respinte dalla Generalità della Catalogna.

Nonostante ciò, l’azienda era riuscita a portare a termine l’operazione basandosi su altri presupposti. Questo solleva interrogativi sulla sostenibilità delle decisioni aziendali e sulla protezione dei diritti dei lavoratori in un contesto di crisi.