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La conservazione sottovuoto è una tecnica che permette di prolungare la freschezza e la qualità degli alimenti, in modo che non vadano sprecati, e potendo avere più prodotti già pronti.
Scoprite quali sono gli alimenti adatti alla conservazione sottovuoto.
La conservazione sottovuoto permette di ridurre al minimo lo spreco e ottimizza lo spazio nel frigorifero. Questo metodo, che sfrutta l’assenza di ossigeno per inibire lo sviluppo di batteri aerobici, è diventato popolare sia in ambito professionale che domestico. Ma quali sono gli alimenti adatti per la conservazione sottovuoto? Ecco la lista.
Per il sottovuoto bisogna prima pulirli accuratamente e separarli a seconda della lunghezza e della larghezza, affinché il tempo di scottatura sia il più uniforme possibile.
Eliminare la parte dura, lavarli e asciugarli. Procedere quindi alla scottatura seguendo le regole appena descritte. Dopo averli raffreddati, riasciugare, badando a non rovinarli. Ora, non rimane che riporli in contenitori rigidi, fare il sottovuoto e congelarli.
Pulirli eliminando le spine e le parti più dure (se si desidera, si può congelarne solo il cuore) e lavarli accuratamente. Per evitare che, per ossidazione, alcune parti anneriscano, immergerli in acqua resa leggermente acida da qualche goccia di succo di limone o di aceto.
Fatto ciò, lavarli ancora, asciugarli per bene e riporli nei sacchetti. Procedere con il confezionamento sottovuoto e congelarli.
Le pietanze preparate possono essere riposte nel modo più comodo: nei sacchetti (anche sul piatto su cui li ha disposti) o nei contenitori rigidi.
La tecnica del sottovuoto permette di conservare davvero un’infinità di frutta e verdura. Come già ricordato in precedenza, occorre però avere l’accortezza di preferire prodotti di prima scelta.
Nel procedimento preliminare alla conservazione sottovuoto in congelatore delle verdure, risulta essere di basilare importanza la fase della scottatura, fondamentale per arrestare l’inevitabile degrado di tali prodotti, in quanto l’acqua bollente e/o il vapore bloccano l’azione di quei microrganismi responsabili del deterioramento.
L’abbinamento sottovuoto-sottozero risulta particolarmente indicato per questo genere di prodotti. Il pane e tutti gli altri alimenti derivanti dal processo di panificazione, semplici o elaborati conservati in questa maniera mantengono invariate tutte le loro caratteristiche di fragranza e di freschezza.
Si consiglia di non aspirare completamente l’aria, al fine di evitare di comprimere troppo l’alimento. Per lo scongelamento, é sufficiente passare il prodotto in forno ben caldo!
Ottimi risultati si ottengono anche conservando sottovuoto in congelatore le paste utilizzate per la preparazione di torte salate o dolci. Evitare di mettere lo zucchero o il sale in modo da poter scegliere comodate al momento della preparazione se fare un dolce o un impasto salato.
Per conservarle suddividere la pasta in fogli rettangolari dello spessore di circa 3 cm, scegliere il contenitore adatto, creare il vuoto e procedere al congelamento.
Il pesce si deteriora molto rapidamente, per questo la conservazione sottovuoto risulta essere una scelta ottimale. L’importante è che il pesce sia assolutamente fresco: assicurarsi perciò che nell’intervallo di tempo trascorso fra il momento della pesca e l’acquisto, esso sia stato conservato al freddo in appositi contenitori.
A seconda del tipo di pesce varia, poi, la temperatura di conservazione: branzino, carpa, luccio, merluzzo, nasello, orata, sogliola e tinca possono essere conservati a -25°C. Invece, i pesci più ricchi di grassi (quali aringa, salmone, sardina, sgombro, tonno e trota) devono essere conservati ad una temperatura pari a -30°C.