Il porro è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae, di cui fanno parte anche lo scalogno, la cipolla e l’aglio.
Ha un sapore più delicato della cipolla, e per questo viene spesso utilizzato per preparare dei soffritti leggeri o per dare sapore a zuppe, vellutate, torte salate e altre pietanze. Con il porro è possibile realizzare anche un ottimo brodo vegetale, da utilizzare come base per risotti e minestre.
I porri non solo sono buoni e versatili da utilizzare, ma vantano un ottimo profilo nutrizionale: sono infatti ricchi di vitamina C, vitamina A, manganese e innumerevoli molecole antinfiammatorie e antiossidanti, tra cui i polifenoli.
Svolgono anche una leggera azione diuretica e contribuiscono ad abbassare il livello di zuccheri nel sangue.
I porri possono essere consumati crudi, tagliati a rondelle sottili e aggiunti alle insalate, oppure cotti, serviti come contorno o utilizzati come base o condimento per antipasti e primi piatti, tra cui zuppe, pasta e risotti.
Per conservare a lungo i porri, è possibile congelarli. Vediamo come procedere e quali metodi utilizzare per averli sempre pronti a portata di mano.
I porri possono essere conservati in freezer fino a 6-8 mesi. Congelarli è un ottimo modo per farne scorta e ridurre i tempi di preparazione mentre si cucina. Prima di riporli in congelatore, infatti, andremo a pulire i porri e affettarli, così da averli all’occorrenza già pronti all’uso.
Lavate i porri, eliminate la parte verde e rimuovete gli strati esterni più duri e fibrosi, dopodiché tagliateli a rondelle sottili e distribuiteli sopra una teglia foderata con carta da forno.
Riponete il vassoio in freezer e attendete fin quando i porri non ridulteranno perfettamente congelati.
Una volta congelati, potrete riporre i porri all’interno di sacchetti o contenitori a chiusura ermetica. Potrete prelevare la quantità che vi occorre e scongelarli direttamente in cottura. Se volete utilizzarli per guarnire una torta salata, lasciateli scongelare in frigorifero.