Il bollito rappresenta uno dei metodi più classici per cucinare un pezzo di carne e presuppone l’utilizzo di una pentola molto capiente e con chiusura ermetica.
L’acqua in cui viene cotto il bollito, inoltre, deve essere sufficientemente calda e la sua proporzione è di 3 litri circa per ogni chilo di carne, a cui aggiungere le verdure ed almeno 15 grammi di sale grosso.
Il bollito, inoltre, deve essere cucinato per almeno 3 ore ed a bollore molto lento.
Per prima cosa si pone il pezzo di carne in acqua bollente insieme alle verdure (100 grammi x ogni chilogrammo di carne), ovvero, carote, sedano, prezzemolo, cipolla.
Vi è comunque un metodo alternativo, ossia, quello di immergere il bollito nell’acqua bollente, poi toglierlo e passarlo sotto l’acqua corrente, immergerlo ancora in acqua fredda e portarlo lentamente ad ebollizione.
E’ consigliabile, infine, accompagnare la carne con l’osso, perché esso conferisce al brodo un sapore più ricco di sapore.
Il bollito può essere servito in tavola anche con salse calde o fredde, sia già pronte che preparate direttamente a casa.