Le vongole si prestano a molte preparazioni in cucina ma vanno pulite con la massima accortezza in quanto sono un veicolo di malattie gastrointestinali.
Il periodo migliore per gustare le vongole è l’estate anche se si trovano fino a dicembre. Le vongole si trovano in commercio vive o surgelate. Se vengono acquistate fresche devono essere consumate il più presto possibile: dal momento dell’acquisto si possono conservare in frigorifero per non più di un giorno, possibilmente già pulite. Ecco come pulire le vongole per gustarle in tutta tranquillità.
Come pulire le vongole, la freschezza
Al momento dell’acquisto le vongole devono essere chiuse anche se immerse nell’acqua: un guscio aperto o rotto rappresenterebbe un frutto interno già morto.
L’unico caso in cui il guscio può presentarsi aperto è quando la vongola tira fuori leggermente la linguetta, in quel caso non ci sono dubbi sulla sua freschezza. È bene anche annusare la vongola per constatare che abbia in se l’odore del mare, in particolare quello della salsedine.
Indicazioni utili: in Italia, per legge, le vongole devono essere vendute vive, chiuse in reti sigillate con apposito bollo sanitario.
Come pulire le vongole, la procedura
Nel tempo dell’ammollo le vongole si spurgheranno, rilasciando la sabbia nell’acqua
Ora le vongole sono pronte per essere cucinate
Come pulire le vongole, la conservazione
Le vongole devono essere consumate il prima possibile. Possono essere conservate in frigorifero, nella parte meno fredda, per 1 giorno al massimo tenendole ben avvolte nella carta per alimenti in cui le avrà messe il pescivendolo: servirà a impedire alle vongole di aprirsi che di conseguenza rilascerebbero l’acqua che trattengono nel guscio, indispensabile per la loro sopravvivenza.
Informazioni nutrizionali: le vongole sono ricche di sali minerali, quali calcio, fosforo, ferro e vitamine A, B1 e B2, hanno un buon tenore in proteine e pochissimi grassi. Hanno 72 Kcal per 100g di prodotto