La trippa è un alimento costituito dalle diverse parti dello stomaco dei ruminanti.
In cucina si presta a diverse ricette in base alla località, come per esempio la trippa alla fiorentina, alla milanese, alla romana: si differenziano le une dalle altre per un particolare tipicamente regionale. Ecco nello specifico come cucinare la trippa.
Come cucinare la trippa, l’acquisto
La trippa può essere acquistata già pulita e parzialmente lessata, oppure già tagliata a listarelle.
Facciamo attenzione al colore: anche se il tipo bianco ha un aspetto più gradevole, è meglio preferire la trippa grigia o scura, che ha subito un giusto lavaggio e una leggera scottatura.
In commercio si trova anche quella surgelata, lo stesso di buona qualità.
Come cucinare la trippa, la conservazione
La trippa si conserva in frigorifero e deve essere utilizzata al massimo entro 36 ore dopo l’acquisto. Si consiglia di riporla in frigorifero, immersa in acqua per evitare che ingiallisca. Prima di cuocerla è consigliato un periodo di precottura di 4-5 ore.
Come cucinare la trippa alla fiorentina
Servire con una spolverata di parmigiano.
Come cucinare la trippa alla romana.
Aggiungere all’acqua la costa di sedano, una carota, mezza cipolla e una foglia di lauro. Dopo aver raggiunto la bollitura, abbassare la fiamma e continuare la cottura per circa due ore. Nel frattempo preparare un tritato con la carota, il sedano e la cipolla e soffriggere in una padella antiaderente con poco olio e il grasso del prosciutto. Appena il soffritto prende colore bagnarlo con acqua calda e continuare la cottura finché le verdure saranno quasi sfatte poi aggiungere i pelati e condire con sale e pepe.
Dopo circa mezz’ora aggiungere la trippa e dopo qualche minuto aggiungere il bicchiere di vino e un po’ di sale e pepe, lasciare cuocere per un’ora, aggiungendo all’occorrenza un mestolo di acqua calda. In un ciotola a parte mescolare il pecorino con la mentuccia da versare sopra quando il piatto sarà pronto.