Consumare alimenti in sicurezza è fondamentale sia nei ristoranti che a casa: per questo è fondamentale conoscere le regole per la conservazione dei salumi, sia interi, che a tranci o già affettati.
Ecco 5 consigli da seguire.
I salumi possono essere conservati in vari modi, la differenza sta sempre nella tipologia di salume acquistato, la cui conservazione varia in base alla modalità di produzione del prodotto. Ogni varietà di salume ha un metodo di conservazione differente ma in generale esistono delle regole base da seguire in ogni caso: ecco come conservare salumi, anche interi, da mettere in frigo.
I salumi interi e prodotti artigianalmente, come i salumi pugliesi artigianali, possono essere conservati in un ambiente fresco, asciutto e areato, preferibilmente appesi in modo che non siano poggiati su superfici. La temperatura ideale per conservare i salumi interi è inclusa tra i 15 e i 20 gradi.
In generale i salumi devono seguire queste regole di conservazione:
I prodotti che si presentano più morbidi sono naturalmente più deperibili.
Conservare in frigo gli affettati: i salumi già affettati una volta aperti iniziano subito l’ossidazione dunque vanno conservati rigorosamente in frigo per un massimo di 5 giorni.
Il frigorifero, in particolare nei mesi più caldi, è sostanzialmente l’unica soluzione utile per conservare in modo sicuro i salumi. Non solo quelli interi, da appendere sopporta temperature ambiente fresche, i salumi in tranci sottovuoto devono essere conservati sempre in frigorifero.
Dall’autunno alla primavera è anche possibile appendere in cucina i salumi interi tenendo conto che asciugheranno progressivamente.
I salumi vengono lavorati sottovuoto in particolare se venduti a trancio. Come per i formaggi, una buona stagionatura permette al prodotto di conservarsi meglio e più a lungo sottovuoto. Se si mette sottovuoto un salume intero è quasi sempre indispensabile pulirlo o più facilmente asportare il budello che lo avvolge per evitare che all’interno sviluppino odori e umidità.
Il prosciutto cotto merita una nota particolare: considerate che più il prodotto è di bassa qualità, più sarà alta la percentuale di liquidi contenuti e quindi più limitata la sua capacità di conservazione.