Avete mai assaggiato le puntarelle? Nel Lazio vengono servite in insalata con olio, acciughe e aglio, ma è possibile gustarle anche ripassate in padella o come gustoso condimento per pasta.
Le puntarelle sono i germogli di una particolare varietà di cicoria catalogna, il cui aspetto somiglia vagamente a quello degli asparagi bianchi.
Le puntarelle spesso vengono vendute già pronte, ma si possono ricavare facilmente anche a partire dal cespo di cicoria, il quale è formato esternamente da lunghe foglie verdi, detti talli, ottime da cucinare in padella e gustare come contorno, e da un cuore croccante. I germogli presenti all’interno, dette puntarelle, possono essere consumati crudi, conditi con o senza acciughe.
Sono fresche, saporite e ricche di ottime proprietà nutrizionali.
In questa guida vi spieghiamo come conservare le puntarelle dopo averle pulite, in modo tale che non di anneriscano e rimangano fresche e gustose a lungo.
Capiamo innanzitutto come pulirle, partendo dal cespo di cicoria catalogna, anche detto cicorione:
Ora che sapete come pulire le puntarelle, avete due opzioni: o le servite subito, in insalata o ripassate in padella, oppure le conservate in frigorifero, così da preservarne la freschezza.
Se avete scelto di conservarle, dopo averle scolate e avvolgetele in un canovaccio inumidito, per mantenerle fresche ed evitare che appassiscano. Riponetele in frigorifero e consumatele entro 2-3 giorni.
Potete anche riporle anche all’interno di un contenitore a chiusura ermetico, coperte con uno strato di carta assorbente inumidita.