Il peperoncino habanero è uno dei peperoncini più piccanti al mondo, originario del Messico.
È facilmente riconoscibile per la sua forma a lanterna, mentre il colore può variare dal verde al rosso, con sfumature che vanno dal giallo all’arancione, in base al grado di maturazione.
Grazie al suo sapore intenso e fruttato, può essere utilizzato per condire innumerevoli piatti a base di carne, pesce, verdure, pasta e riso. Se avete coltivato o acquistato dei peperoncini habanero e non sapete come conservarli al meglio, proseguite la lettura di questo articolo: vi sveliamo alcuni consigli pratici che vi torneranno sicuramente utili.
Il peperoncino habanero fresco si può conservare per qualche giorno a temperatura ambiente, in un luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce. Se si desidera prolungarne la durata fino a 2 settimane, è possibile riporlo in frigorifero all’interno di un sacchetto di carta, possibilmente nel cassetto degli ortaggi. In entrambi i casi è fondamentale non lavare i peperoncini, in quanto l’umidità favorisce la formazione di muffe.
Un altro metodo comune consiste nel conservarli sott’olio.
L’essiccazione è un ottimo metodo per la conservazione del peperoncino habanero, poiché la disidratazione consente di preservare il sapore e la piccantezza che lo contraddistingue, anche per diversi mesi.
Per essiccare i peperoncini habanero, procedete come indicato:
Potete riporli in un luogo fresco, asciutto e buio e conservarli fino a un anno. Quando vorrete usarli, non dovrete far altro che tritarli o macinarli.