Le patate sono uno degli alimenti più versatili, basti e pensare alla sconfinata varietà di piatti che è possibile preparare con esse.
Se conservate correttamente durano per lunghi mesi, ma se le condizioni ambientali non ottimali possono germogliare e deteriorarsi rapidamente.
Diversamente da altri ortaggi come l’aglio e la cipolla, che possono essere consumati anche dopo la germogliazione (talvolta anche traendone beneficio), le patate germogliate non sono commestibili, in quanto sviluppano nei germogli e nelle parti verdi alcune sostanze alcaloidi tossiche, tra cui la solanina, normalmente presente solo nel fusto, nelle foglie nei fiori della pianta.
Fortunatamente, evitare che ciò accada è alla portata di tutti. È sufficiente osservare alcune semplici regole per far sì che le patate non germoglino e mantenerle commestibili anche con il trascorrere dei mesi.
Il nemico numero uno delle patate è la luce. In un ambiente particolarmente luminoso, è solo questione di poche settimane prima che iniziano a spuntare i primi germogli.
Se volete che la vostra scorta di patate duri a lungo, riponetele all’interno di una scatola in cartone, possibilmente senza ammassarle, e conservatela a sua volta in un luogo fresco, asciutto e buio.
Evitate la cucina, spesso troppo calda e umida, e preferite una cantina, una dispensa o un ripostiglio.
In alternativa a una scatola in cartone potete utilizzare un sacco in iuta, che essendo traspirante evita la formazione di condensa e umidità. Un altro piccolo trucchetto consiste nel tenere le patate lontane da alcuni frutti come le banane e le mele, che producono etilene e accelerano il processo di maturazione degli ortaggi.
Infine, ti consigliamo di controllare periodicamente le patate se non le utilizzi di frequente e rimuovere immediatamente quelle che iniziano a germogliare o che mostrano segni di deterioramento, per che danneggiano anche quelle sane.