Mandorle, nocciole, noci, pistacchi e arachidi, ma anche anacardi, noci di macadamia, noci di pecan e pinoli.
La varietà di frutta secca che oggi possiamo trovare in commercio è talmente ampia che può esserci solo l’imbarazzo della scelta. Se amate la frutta secca, saprete bene quanto sia gustosa e salutare, ma anche se non ne siete assidui consumatori, siamo certi che potrete trovare facilmente il modo per introdurla più di frequente nei vostri pasti, magari sperimentando quale ricetta sfiziosa.
Del resto, sarebbe un vero peccato rinunciarvi: la frutta secca, con il suo prezioso contenuto di acidi grassi omega 3 e 6, proteine vegetali, fibre e sali minerali, rappresenta una vera e propria fonte di micro e macronutrienti da cui attingere a piene mani.
Naturalmente, occorre non esagerare: una porzione giornaliera corrisponde a circa 30 grammi, che comprendono anche l’eventuale frutta secca in crema, come il delizioso burro di arachidi.
Ma veniamo al dunque: come si conserva correttamente la frutta secca? Nulla di complicato, ma vediamo insieme alcuni accorgimenti per far sì che duri a lungo senza perdere il suo sapore e la sua croccantezza.
La frutta secca, da non confondersi con la frutta essiccata (come uva sultanina, albicocche e fichi secchi), né tanto meno con i semi oleaginosi (come i semi di zucca o i semi di girasole, ma anche i semi di chia e di lino, ottima fonte di omega 3 per chi segue una dieta vegana), ha il vantaggio di durare a lungo, per cui potete acquistarne in quantità e togliervi il pensiero per un po’ di tempo.
Occorre tuttavia prestare attenzione ad alcuni fattori, come umidità e calore, che specialmente in estate potrebbero portare a un repentino deterioramento e irrancidimento degli oli contenuti nella frutta secca.
Ecco alcuni semplici consigli che vi aiuteranno a far durare la frutta secca più a lungo: