Claudio Sadler, chi è Lo Chef dei Navigli di Milano

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Claudio Sadler è un cuoco marmoreo, non un conservatore di certo ma un appassionato di tradizione che ama innovare prudentemente tramite il suo estro creativo.

Tra i suoi piatti è possibile ritrovare tutte le ricette più tipiche e apprezzate della cucina italiana reinterpretate secondo il gusto personale dello Chef.

Claudio Sadler: la biografia

Nato a Sesto San Giovanni ma dal cognome tridentino e friulano da parte di madre. Claudio Sadler è uno chef molto in vista non solo nel panorama milanese, ma anche in quello italiano e mondiale. Testimonianza di ciò sono le sue prolifiche attività. Lo Chef appartiene all’associazione “Le Soste”, un’élite di eccellenze nell’ambito della ristorazione.

Dallo sguardo sorridente e limpido, nonostante la fama raggiunta è riuscito a mantenersi umile.

Si fa fatica a pensare che da bambino non gli piacesse il pesce: nel suo menu sono previsti molti piatti di mare cucinati con amore e composti con creatività. Tuttora non mangia né cucina, come lui stesso ha dichiarato, l’anguilla, le lumache ed il rognone.

Lo Chef si è diplomato all’istituto alberghiero Carlo Porta, nel capoluogo meneghino.

Durante il primo periodo della sua carriera lavorativa Claudio Sadler prende come punti di riferimento due mostri sacri della cucina: Gualtiero Marchesi, che ha rivoluzionato la ristorazione italiana, ed il compianto Georges Cogny, lo chef francese che ha adattato la “nouvelle cuisine” alle usanze piacentine.

Nel suo curriculum vanta esperienze a Pavia ed in Sardegna, in seguito alle quali si è riavvicinato al territorio Milanese. Nel periodo precedente al suo arrivo nella città ha esplorato alcuni luoghi nel mondo al fine di divulgare le vere tradizioni culinarie del Bel Paese (senza rinunciare ad un tocco d’innovazione).

Tra queste ricordiamo Cina e Giappone, dove nelle capitali sono attivi due ristoranti che portano il suo nome.

Sadler a Milano

L’attività di Claudio Sadler è conosciuta ed apprezzata da milanesi e non, che vengono accolti nell’omonimo ristorante “Sadler” di Milano in un ambiente intimo, dall’arredo essenziale, elegante nella sua semplicità. L’unione tra curve e linee nei suoi piatti mette in risalto l’armonia delle disposizioni geometriche, da cui traspaiono uno spiccato gusto estetico e una passione per i colori netti.

Le decisioni sui piatti da inserire nel menu sono prese collegialmente. La scelta mira a rispettare la rotazione stagionale delle materie prime, in modo da valorizzarle al massimo dal punto di vista organolettico. La tradizione viene rielaborata di volta in volta in chiave creativa ed originale, perfezionandola con quel tocco gourmet che solo uno chef può dare e servendosi delle attrezzature più all’avanguardia. Per dare la possibilità di vivere un’entusiasmante esperienza eno-gastronomica, al “Ristorante Sadler” vengono proposti vari pacchetti di menu, degustazioni e gift card da regalare.

Accanto al “Ristorante Sadler” di cui egli è chef, si trova la “Trattoria Moderna Chic ‘N Quick”, area più informale adibita ad eventi di vario tipo e cene di gruppo. Entrambi i locali sono in via Ascanio Sforza nella zona dei Navigli a Milano. Recentemente la zona è stata chiusa agli automezzi in via definitiva; pertanto questo luogo può essere raggiunto con una passeggiata.

Attività parallele dello chef

Pur avendo subìto un declassamento nella classifica Michelin, scendendo da due stelle ad una, Claudio Sadler rimane sempre un punto di riferimento nel settore.

Importante è il suo contributo all’insegnamento. Lo Chef dell’omonimo ristorante ha creato anche un servizio di rifornimento per cene e buffet firmato da lui ed in linea con il suo stile.

In ambito editoriale ha scritto ben 7 libri pubblicati dalla casa editrice Giunti. I suoi testi hanno contribuito a rendere più accessibile la cucina della tradizione. Sempre in prima linea nell’esaltazione dell’Italia culinaria, collabora con alcune importanti riviste e partecipa periodicamente a trasmissioni televisive che si occupano di cucina.

Quanto, infine, al suo impegno per il bene della collettività, è degna di nota l’assegnazione dell’Ambrogino d’Oro. Si tratta del più alto riconoscimento che si possa ottenere dalla città di Milano per il valore civico.