Chiusura temporanea per la pizzeria Crazy Pizza a Napoli per rumori eccessivi

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Il problema acustico di Crazy Pizza

La pizzeria Crazy Pizza, inaugurata da Flavio Briatore lo scorso settembre a Napoli, si trova al centro di una controversia a causa di un illecito amministrativo legato all’impatto acustico. Le autorità locali hanno imposto una chiusura temporanea di dieci giorni, dopo aver riscontrato che il locale non ha rispettato le normative vigenti in materia di rumore. Questo provvedimento è stato preso in seguito a segnalazioni riguardanti i rumori provenienti dai macchinari della pizzeria, in particolare dai frigoriferi, che sarebbero la causa principale del disturbo.

Le reazioni della pizzeria e delle autorità

La direzione di Crazy Pizza ha dichiarato di essere pronta a presentare la documentazione necessaria per dimostrare il rispetto delle normative acustiche. Secondo quanto comunicato, il locale ha dieci giorni di tempo per fornire le proprie controdeduzioni. Nonostante le polemiche, il team di Crazy Pizza si mostra ottimista riguardo alla situazione, affermando che il locale non è chiuso e che non ci saranno ulteriori problemi, poiché si stanno adottando le misure necessarie per risolvere la questione.

Le polemiche e il contesto

La controversia non è nuova per Crazy Pizza, che ha già affrontato critiche riguardo ai prezzi elevati e alla qualità della pizza proposta. Le polemiche si sono amplificate anche a causa di confronti con altri noti pizzaioli, come Gino Sorbillo, che hanno sollevato dubbi sull’autenticità del prodotto offerto. Tuttavia, il personale del locale ha espresso soddisfazione per l’andamento delle vendite e per l’affluenza di clienti, nonostante le difficoltà iniziali.

La chiusura temporanea, quindi, rappresenta un nuovo capitolo in una storia già ricca di alti e bassi.