Castagne secche al vino rosso: preparazione e curiosità

Condividi

Pochi frutti appartengono all’immaginario collettivo come la castagna: questo frutto, che in Italia conta moltissime specie ed esemplari diversi, può vantare innumerevoli proprietà nutrizionali e svariati usi in campo culinario.

Si tratta di un prodotto buonissimo e versatile, ecco perchè si possono preparare le castagne secche al vino rosso.

Castagne secche al vino rosso: proprietà

Innanzitutto, la castagna è ricca di carboidrati complessi e con contiene però glutine, il che la rende un cibo richiesto e molto appetibile da celiaci.
In secondo luogo, le castagne sono considerate alla stregua di farmaci naturali. Presentano spiccate proprietà anti-infiammatorie e anti-ossidanti, che aiutano dunque l’organismo a proteggersi dall’attacco di microbi e agenti infiammatori tra i più vari, primi fra tutti i tanto temuti radicali liberi.

Così come le proprietà nutrizionali, le castagne ben si prestano a essere consumate in diversi modi, secondo le ricette locali dell’arte culinaria regionale.
Mentre precedentemente si utilizzavano le castagne per ricavarne la farina che serviva per la panificazione, ora le castagne sono utilizzate in ricette più “gourmet” come per la preparazione di dolci, di guarnizioni e di ricette sfiziose come le castagne secche al vino rosso.

Castagne secche al vino rosso: preparazione

Preparare le castagne al vino rosso è davvero semplice e immediato: in poco tempo e con pochissimi ingredienti, si potrà godere di un piatto gustoso e succulento.

  1. Innanzitutto, è necessario sgusciare le castagne, effettuare un’incisione sul lato più concavo con uno stiletto o con la punta di un coltello. Dopo questo passaggio, vanno inserite in una pentola piena di acqua, facendo attenzione al fatto che il livello dell’acqua ricopra interamente tutte le castagne.

    Per quattro persone si possono inserire nella pentola di acqua dagli 800 gr al chilo e mezzo di castagne, a seconda dei gusti.

  2. A questo punto, bisogna attendere un quarto d’ora di ammollo per far ammorbidire le castagne, quindi scolarle, asciugarle in maniera rapida facendo attenzione a farle rimanere un po’ umide e riporle nella stessa pentola con nuova acqua corrente che vada a ricoprire per intero le castagne.

  3. Ora è possibile procedere all’ebollizione dell’acqua per pochissimi minuti: questa tecnica consente alle castagne di rendersi ancora più morbide e quindi di aprirsi meglio nella successiva fase di arrostimento delle stesse.
  4. Come si diceva, è necessario far bollire l’acqua solo per un paio di minuti ed è possibile a questo punto inserire una foglia di alloro per insaporire l’acqua di cottura. Dopo che sono trascorsi due minuti di cottura, le castagne vanno prelevate dall’acqua, asciugate senza estrema cura come nel passaggio precedente e poste in una padella o in una nuova pentola asciutta.

  5. A questo punto si può procedere a farle arrostire, tenendo la fiamma sotto la pentola o la padella vivace e medio-alta; è molto importante in questa fase mescolare di continuo le castagne con un cucchiaio di legno, per evitare che si attacchino al fondo.
  6. La maggior parte delle castagne si è bruciacchiata grazie alla fiamma tenuta ancora vivace. A questo punto, si può aggiungere l’ingrediente clou della ricetta: il vino rosso.

  7. In genere, è sufficiente inserire il vino dopo cinque minuti che le castagne hanno cominciato ad arrostirsi; per quattro persone sono necessarie quattro tazzine da caffè di vino rosso, che serviranno a sfumare le castagne.
  8. Una volta aggiunto il vino, bisogna dunque attendere che l’alcol evapori e spegnere quindi la fiamma.
  9. A questo punto si può aggiungere un pizzico di sale grosso. In questo modo si può arricchire ancora di più il piatto.

    Infine, va gustato semitiepido, magari come dessert o come stuzzichino.