Il crepitio del focolare, un morbido plaid e un buon libro: a fare compagnia, mancano solo delle gustose caldarroste e un calice di vino, un’accoppiata vincente per chi ama i sapori tradizionali e i comfort food semplici.
E che dire dei marroni, che con il loro gusto morbido e la loro naturale dolcezza catturano il palato fin dal primo assaggio? Entrambi sono dei frutti autunnali molto amati da grandi e piccoli, con i quali ci si può dilettare a preparare innumerevoli dolci, primi e secondi piatti, ma attenzione a non confonderli! Scopriamo subito quali sono le differenze tra le castagne e i marroni.
Saper distinguere le castagne dai marroni è importante per un mero aspetto culinario: la diversità di sapore e consistenza rende i due frutti adatti a differenti tipi di preparazioni. Diverso è il caso delle castagne matte, i frutti non commestibili dell’ipocastano, che se ingeriti possono causare disturbi gastrointestinali, fino alla distruzione dei globuli rossi, potenzialmente letale. Vediamo, dunque, quali sono gli aspetti distintivi dei due frutti.
Partiamo dall’aspetto: a primo impatto, ciò che salta all’occhio è la dimensione dei due frutti e il colore.
Differenze di sapore e consistenza
Veniamo al sapore, fattore da tenere in massima considerazione, se si vuole ottenere il massimo dai propri piatti.
Avete bisogno di qualche idea sfiziosa, da servire anche nelle grandi occasioni? Provate la pasta e fagioli con castagne secche e proponete come secondo piatto il gustoso arrosto di maiale con castagne secche e prugne.