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Le castagne sono il frutto per eccellenza del periodo autunnale, sono buonissime da mangiare, basti pensare alle famose “caldarroste” che si trovano spesso nelle sagre paesane.
Oltre a questo tipo di cottura, è possibile gustare le castagne cotte al vapore, scopri le calorie e la ricetta semplice e genuina.
Vediamo più nel dettaglio come prepararle.
Diversi studi hanno accertato che le castagne sono indicate soprattutto per la cura dell’insufficienza venosa e della cellulite, viste le sue proprietà drenanti a livello venoso linfatico.
Inoltre sono ottime contro i morsi della fame in quanto tendono a saziare molto rapidamente, sono consigliate in caso di anemia, fanno benissimo alle donne in gravidanza poichè sono ricche di acido folico importantissimo per evitare lo sviluppo di malformazioni al feto.
Sono una valida alternativa a chi soffre di intolleranze alimentari, sopratutto per chi è intollerante ai cereali e per chi deve evitare pane, pasta. La farina ricavata dalle castagne può essere utilizzata da chi soffre di celiachia poiché non contiene glutine.
Hanno il potere di ridurre fortemente il colesterolo riequilibrando la flora batterica.
Sono facilmente digeribili ma è pur sempre vero che bisogna consumarne con moderazione, infatti 100 g di castagne apportano all’incirca 180 Kcal.
Ora vediamo com’è composta la castagna in termini di proprietà nutrizionali.
Come accennato sopra 100 gr di castagne sono composti da:
Si può tranquillamente dire che consumare 100 g di castagne è come ingerire circa il 9% del nostro fabbisogno giornaliero di ferro, il 10% di potassio, il 14% di magnesio e via dicendo.
Visti tutti gli aspetti positivi di questo frutto tipicamente autunnale, ora vediamo quando è preferibile evitare di consumarlo.
E’ indicato non mangiarne quando si soffre di colite e aerofagia, poiché il consumo di castagne potrebbe peggiorarne lo stato, questo perché la castagna contiene il tannino che non è altro che una classe di composti che inibiscono gli enzimi digestivi e possono risultare irritanti per la mucosa intestinale, fino a casi più gravi che ne possono provocare tossicità epatica.
Quindi se non potete mangiarle, magari impiegatele come decoro per il centro tavolo o posizionatele in qualche angolo della casa, comunque la loro vista donerà un senso di calduccio, protezione e autunno.