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L’eterna lotta tra grassi di origine animale o vegetale, c’è chi dice facciano male, altri no, chi invece afferma che facciano male tutti e due.
Altri ancora, tra burro e margarina, al supermercato prendono la prima cosa che capita sotto mano, senza notare alcuna differenza. Ad ogni modo sono due prodotti molto diversi tra loro, quali sono le differenze tra burro e margarina?
L’utilizzo in ambito culinario è molto simile ma, la loro natura, è opposta e parallela. Di seguito andremo a descrivere le differenze che ci sono tra questi due prodotti che da decenni sono presenti nei frigoriferi delle famiglie italiane e non.
Napoleone III nel 1869 chiese di produrre un sostituto del burro che fosse meno costoso, per rispondere a tale richiesta il chimico Hippolyte Mège-Mouriès creò un grasso di derivazione bovina che veniva unito al latte acido. La margarina che era di derivazione meccanica e non naturale vide scendere il suo valore e quindi perse una gran fetta di mercato, ma nel 1929 si riprese la sua rivincita, divenendo uno dei prodotti più commercializzati proprio per il suo costo basso a cui veniva venduta.
Come tutti sanno la prima differenza che intercorre tra il burro e la margarina è la derivazione animale di uno e quella vegetale dell’altra. Affiancano questa differenza reale, alcune credenze popolari che forse sfateremo proprio nel proseguimento del nostro testo.
La sua composizione è fatta per l’82% di parte grassa e per il 2% di estratto secco. La percentuale di acqua non deve mai superare il 16%.
Se poniamo la nostra attenzione sulle differenze a livello calorico noteremo che il divario tra uno e l’altro prodotto è veramente minimo e in genere va a favore del burro.
Per 100 grammi di prodotto si hanno 758 calorie. Ciò che lo contraddistingue però è l’essere affine al latte e dunque di contenerne alcune caratteristiche nutritive.
Nel burro troviamo:
Tutto ciò lo rende un alimento completo che da un senso di sazietà a chi ne fa uso sia per la cottura sia per l’utilizzo a crudo.
Ciò che gli è costata la fama di alimento poco salutare è il suo alto contenuto di colesterolo, ma le nuove produzione vanno incontro a questo mettendo in commercio prodotti che ne hanno una percentuale ridotta.
La margarina ha 760 calorie in 100 grammi di prodotto ed è priva di colesterolo. I suoi grassi idrogenati, però, si trasformano in acidi grassi aumentando il livello di colesterolo LDL, primo colpevole nell’insorgenza di patologie come l’aterosclerosi.