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Per evitare sprechi alimentari si ricorre, per fortuna, molto spesso agli avanzi di cibo che vengono poi riscaldati e mangiati il giorno dopo.
Scoprite però quali sono da evitare perché diventano tossici!
Sebbene sia fondamentale evitare gli sprechi alimentari in cucina e quindi si agli avanzi di cibo riscaldati, ci sono degli alimenti che non andrebbero mai riscaldati, e poi rimangiati, perché possono diventare pericolosi per la salute! Determinati alimenti, dunque, non possono essere scaldati una seconda volta, o possono soltanto a debite condizioni.
Ma quali sono da evitare?
Il riso presenta alcune controindicazioni se lo si vuole consumare il giorno dopo, a causa del suo metodo di conservazione. Se dopo la cottura viene lasciato a temperatura ambiente, il rischio di prolificazione di un batterio chiamato Bacillus cereus diventa molto alto. Questo agente patogeno, solitamente disattivato attraverso il calore, può infatti produrre delle spore tossiche in grado di sopportare anche le alte temperature.
Quindi va gettato! Al contrario, se avete avuto cura di riporlo in frigo subito dopo la cottura, potete riscaldarlo senza troppi problemi facendo sempre attenzione alla temperatura di almeno 70°C e a mescolare più volte il riso se riscaldato al microonde.
Per le uova una volta raffreddate i loro componenti si modificheranno e riscaldandole queste alterazioni della struttura nutrizionale potrebbe causare problemi al tratto gastro-intestinale.
Il pollo è un alimento ricco di proteine, ma con il raffreddamento la sua composizione proteica subisce delle variazioni. Se riscaldato questi cambiamenti della struttura delle sue proteine, possono provocare diversi disturbi digestivi.
Inoltre già dovendo necessariamente cuocere il pollo a una temperatura maggiore ai 55 gradi, se ne riduce sensibilmente l’apporto di ferro, quindi riscaldandolo la perdita di sostanze nutritive sarebbe maggiore.
Anche le patate sono una fonte eccezionale di carboidrati non raffinati e sali minerali, di cui si fa un largo consumo perché particolarmente amate da tutti.
Ma anche queste subiscono un processo di alterazione se, dopo averle cotte, vengono raffreddate a basse temperature e poi nuovamente riscaldate. Queste modificazioni nelle strutture proteiche e nutrizionali possono causare disturbi digestivi o addirittura un’intossicazione alimentare.
Anche le patate si possono riscaldare se conservate in frigorifero sin da subito dopo la cottura. Mettetele sul fuoco ad almeno 70°C e poi consumatele senza problemi, ma solo in un breve lasso di tempo.
Come accade a molti altri cibi, è assolutamente sconsigliato scaldare una seconda volta ancora le patate.
Una volta cotti, non dovrebbero più essere scaldati. Questo alimento è potenzialmente molto pericoloso: i funghi sono ricchi di proteine, che si deteriorano facilmente se si lascia il cibo a temperatura ambiente. Dunque, potete riscaldare i funghi solo se conservati in frigo immediatamente dopo la cottura, con un attento controllo visivo e olfattivo e solo se si raggiunge una temperatura minima di 70°C, per eliminare il rischio di batteri patogeni.
Non vanno riscaldati dopo la cottura per una sostanza che può diventare pericolosa. Stiamo parlando dei nitrati, che sono generalmente innocui, ma che diventano potenzialmente cancerogeni se si trasformano in nitriti.
Il processo di trasformazione viene ancora una volta bloccato dalle basse temperature, quindi assicuratevi di mettere gli spinaci in frigo subito dopo la cottura, se volete riscaldarli il giorno seguente. Sempre a temperature superiori ai 70°C e solo una volta.