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Negli ultimi anni, si è registrato un notevole incremento degli accessi al pronto soccorso legati al consumo di caffeina tra i giovanissimi. Secondo uno studio pubblicato su Epic Research, dal 2020 gli accessi sono più che raddoppiati, con un impatto maggiore sui ragazzi in età scolastica. Questo fenomeno solleva interrogativi sulle abitudini alimentari e sul consumo di bevande stimolanti tra i giovani.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il caffè non è l’unico responsabile di questo aumento.
Le bevande energetiche, sempre più popolari tra i giovani, sono state identificate come una delle principali cause. Queste bevande, spesso consumate in quantità elevate, possono portare a effetti collaterali significativi, specialmente se miscelate con alcol. La ricerca ha evidenziato che i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni hanno visto un incremento degli accessi da 3,1 a 6,5 ogni 100.000 visite, mentre per la fascia 15-18 anni si è passati da 7,5 a 13,7.
La questione della caffeina è complessa e richiede attenzione. Sebbene l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) affermi che le dosi di caffeina considerate sicure per gli adulti possano essere applicate anche ai giovani, è fondamentale considerare altri fattori. Il consumo eccessivo di lattine di energy drink, la combinazione con alcol e il peso corporeo possono influenzare la capacità di metabolizzare la caffeina, aumentando il rischio di effetti collaterali.
Le autorità sanitarie devono affrontare questa problematica e sensibilizzare i giovani sui rischi legati al consumo di caffeina.