Arnaldo Caprai: un esempio di inclusione e innovazione nel vino umbro

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Un vino di qualità e un impegno sociale

La cantina Arnaldo Caprai, situata a Montefalco, si distingue non solo per la qualità dei suoi vini, in particolare il Sagrantino, ma anche per il suo impegno sociale. Fondata da Arnaldo Caprai, l’azienda è oggi guidata dal figlio Marco, il quale ha saputo portare avanti una visione innovativa che unisce l’eccellenza vinicola a un forte senso di responsabilità sociale. La cantina ha ricevuto riconoscimenti importanti, tra cui il titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana conferito dal Presidente Sergio Mattarella, per il suo impegno nell’inclusione dei migranti nel mondo del lavoro.

Un modello di integrazione per i migranti

Dal 2016, Arnaldo Caprai ha avviato un progetto che ha permesso a oltre 200 richiedenti asilo di trovare lavoro nella cantina. Questo è stato possibile grazie a una collaborazione con la Caritas di Foligno, che ha facilitato l’incontro tra i migranti e l’azienda. Marco Caprai sottolinea come l’agricoltura stia affrontando una crisi di manodopera, con una crescente difficoltà nel reperire personale, specialmente nei periodi di alta stagione.

La scelta di assumere migranti non è solo un atto di solidarietà, ma una necessità strategica per garantire la continuità produttiva dell’azienda.

Formazione e integrazione: un investimento per il futuro

Oltre a fornire opportunità di lavoro, Arnaldo Caprai investe nella formazione dei suoi dipendenti. In collaborazione con Umana, l’azienda offre corsi di formazione che includono l’insegnamento della lingua italiana, fondamentale per l’integrazione dei migranti. Marco Caprai crede fermamente che l’immigrazione debba essere vista come una risorsa e non come un problema.

Secondo lui, è essenziale riformare le leggi attuali per gestire l’immigrazione in modo più efficace, trasformando le sfide in opportunità per il settore agricolo e per la società nel suo complesso.

Un esempio replicabile per il settore agricolo

Il modello di Arnaldo Caprai ha suscitato l’interesse di altre cantine, che vedono nell’inclusione dei migranti un’opportunità per affrontare la carenza di manodopera. Marco Caprai afferma che il segreto del successo risiede nella creazione di un dialogo aperto e trasparente con il terzo settore e nella volontà di investire nel capitale umano.

Questo approccio non solo migliora la produttività, ma arricchisce anche il tessuto sociale dell’azienda, creando un ambiente di lavoro più inclusivo e collaborativo.

Un riconoscimento che va oltre il vino

Essere premiato dal Presidente Mattarella è stato per Marco Caprai un momento di grande orgoglio e un riconoscimento del lavoro svolto dalla cantina. Questo premio non rappresenta solo un traguardo personale, ma un simbolo di come l’imprenditoria possa contribuire al bene comune.

La storia di Arnaldo Caprai è un esempio di come l’innovazione, la qualità e l’impegno sociale possano andare di pari passo, creando un modello sostenibile per il futuro.