Amaranto proprietà nutrizionali: quali sono

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L’amaranto è uno pseudo-cereale originario dell’America Centrale che solo negli ultimi anni ha riconquistato un posto sulle nostre tavole.

In realtà questa pianta dai fiori meravigliosi è sempre stata importante nell’alimentazione delle culture sudamericane per via delle portentose proprietà nutritive.

L’amaranto è una pianta erbacea e quelli che noi chiamiamo “chicchi di amaranto” in realtà corrispondono ai semi dell’arbusto. Insieme a mais e quinoa era uno degli alimenti alla base della piramide alimentare di culture come Aztechi e Incas che ne apprezzavano il potere energizzante e la ricchezza di effetti benefici.

Oltre ai semi di amaranto, si possono mangiare anche le foglie più giovani e tenere della pianta, ricchissime di ferro, molto più dei chicchi stessi. Non molti sanno che è possibile bollirle e mangiarle come la maggior parte delle foglie verdi che spesso portiamo in tavola come per esempio i classici spinaci.

Amaranto proprietà nutrizionali

Così ricco e così nutriente, l’amaranto è una opzione da tenere assolutamente in considerazione se si sta pensando di apportare alcune modifiche alla propria alimentazione, magari con lo scopo di migliorarla e variarla un po’.

Sicuramente l’alto contenuto proteico ad elevato valore biologico, ovvero facilmente assorbibile dall’organismo, lo rende un alimento ideale da inserire nella nostra alimentazione. In particolare è una fonte immensa di lisina, uno degli amminoacidi essenziali necessari per sintetizzare le proteine. Solitamente i cereali ne sono sguarniti e per questo motivo associare questi pseudo-cereali a cereali come riso orzo o avena può risultare un’ottima idea.

Ricchissimo di potassio, fosforo, magnesio e ferro, è infatti consigliato consumare amaranto per contrastare l’anemia. Inoltre è riconosciuto come un fido alleato contro il colesterolo grazie alla presenza di fitosteroli di origine vegetale che contribuiscono a mantenere sotto controllo il così detto ‘colesterolo cattivo’ LDL.

L’amaranto, come abbiamo già specificato, è uno pseudo-cereale e infatti è naturalmente privo di glutine come anche miglio e grano saraceno, tutti alimenti ideali per le persone celiache.

Ricchissimo di fibre utili per il transito intestinale, ha un indice glicemico davvero basso (35) quindi è un buon alimento da integrare nelle diete con basso IG o per chi soffre di diabete.

Valori nutrizionali

Nonostante sia molto nutriente ed energizzate, l’amaranto è un alimento di facile digestione. 100 grammi di questo pseudo-cereale apportano 371kcal, con 65 grammi di carboidrati, 13 di proteine e 6 di fibre.

Molto spesso si consiglia di addizionare le proprie preparazioni a base di farina di grano con un poco di farina di amaranto per migliorare le proprietà nutrizionali del prodotto finito.

In particolar modo è consigliato agli sportivi che desiderano integrare un maggior quantitativo di proteine durante i loro pasti.

Per lo stesso motivo è molto consigliato anche a chi sostiene una dieta vegetariana o vegana, per integrare al meglio la quota proteica senza dover ricorrere ad alimenti di origine animale.

Proprio per via di questo alto contenuto di proteine, basso contenuto di zuccheri e la sua maggiore ricchezza di microelementi come sali minerali e vitamine spesso l’amaranto è definito un superfood.

Come consumarlo

L’amaranto si trova attualmente in commercio sotto molteplici forme: chicchi, farina, latte, prodotti da forno pronti, chicchi soffiati per la colazione e molto altro. La maniera più classica per integrarlo nella propria alimentazione è sicuramente scegliere i chicchi. Questi ultimi prima di essere cotti vanno lavati con cura sotto l’acqua corrente, idealmente finché l’acqua non risulta limpida.

Dopodiché sarà sufficiente bollire l’amaranto in abbondante acqua salata, esattamente come fareste per il riso, o optare per la pentola a pressione, riducendo così i tempi di attesa.